L'evoluzione della società

Storia del Mutuo Soccorso

Valorizzare la storia delle società di mutuo soccorso,  salvaguardare i beni in dotazione e promuovere il tema della mutualità e prevenzione della salute.

La storia in Italia delle società di mutuo soccorso

Agli inizi del 1900 avviene la nascita della “Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso” con obiettivo principale l’affermazione dei diritti dei lavoratori, migliorando le loro condizioni sociali per mezzo della previdenza. Solo nel periodo fascista la Federazione fu sciolta per essere ricostruita nel 1948 con la denominazione di Federazione Italiana della Mutualità.
Verso la fine degli anni Cinquanta le Società di Mutuo Soccorso iniziarono un nuovo periodo di espansione in cui furono introdotte maggiori tutele per i lavoratori, tra cui le pensioni e la protezione in ambito sanitario. I lavoratori autonomi e i professionisti invece ancora non godevano di questi maggiori diritti, per cui l’attenzione delle Società di Mutuo Soccorso si rivolse verso di loro, introducendo il concetto di assistenza sanitaria integrativa.

Le società di mutuo soccorso ieri e oggi

La collezione odierna, grazie a una continua attività di recupero e salvaguardia, si compone di numerose testimonianze sulla storia della mutualità, riconducibili ad oltre duecento tra enti e società di mutuo soccorso, con sedi in Italia e all’estero.
1844
Mazzini
Venne emanato il provvedimento di scioglimento delle antiche corporazioni di arti e mestieri che diede la spinta alla diffusione del fenomeno del mutualismo.

Mazzini incitava gli italiani ad unirsi "fra gente di uno stesso mestiere per dare vita a coraggiose cooperative", raccomandando di assicuarsi e "tassarsi anche di una modesta quota per creare casse di previdenza e di assistenza".

A partire dal 1848 si assistette a una veloce espansione delle società di mutuo soccorso nel Regno Sabaudo (Liguria, Piemonte e Sardegna) ma con differenti caratteristiche territoriali.
1848
Lo statuto Albertino
Con l'industrializzazione si diffuse il "sistema fabbrica" nel quale masse di lavoratori erano costrette a una difficile condizione di vita sociale e civile.

L'art 32 dello statuto Albertino significò un importante passo verso la libertà di associazione, riconoscendo "il diritto ad adunarsi pacificamente e uniformandosi alle leggi che possono regolarne l'esercizio della cosa pubblica".

Questo fu un passo decisivo per la difesa della salute in quanto sancì che "la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individio e interesse della collettività, e garantisse cure gratuite agli indigenti".
1861 - 1870
Vittorio Emanuele II
Il 18 febbraio avvenne la prima convocazione del Parlamento Italiano. Il 17 Marzo Vittorio Emanuele II venne proclamato re d'Italia. Le forze politiche liberali, guidate da Garibaldi e Mazzini, credevano fortemente in uno stato unitario e libero ritenendo che la sua realizzazione non potesse prescindere dal superamento dell'iniquità sociale che interessava la classe operaia e sostenendo l'avvicinamento del proletariato al ceto borghese senza lotte di classe.

Il mutualismo diventò sempre più oggetto di interesse politico. La Fratellanza Artigiana si affermà da subito come la più importante associaizone "operaia" del nuovo Stato, sia per numero di iscritti, sia per idee politiche.

Nella prima statistica effettuata dagli uffici ministerali, risultarono censite 443 società di mutuo soccorso per un totale di 121.635 soci.

1870
Presa di Roma, al Regno viene annesso il Lazio e incorporato lo Stato della Chiesa.
1871 - 1876
Società di Resistenza
Il XII Congresso Nazionale di Roma vide una scarsa partecipazione di sodalizi mutualistici, in particolare di ispirazione moderata o internazionalista. Durante il congresso venne approvato il Patto di Fratellanza che secondo Mazzini doveva sostituire la premessa all'attacco allo stato monarchico, ma che di fatto sancì la rottura tra il movemineto operaio e Mazzini.

Nel 1874 il congresso delle società di Mutuo Soccorso di Roma propose la costituzione delle Società di Resistenza, organizzazioni articolate delle Società di mutuo socccorso in grado di assistere, difendere e promuovere la lotta operaia.

Le società di mutuo soccorso cominciarono ad astenersi dalla partecipazione alla vita politica, concentradosi solamente sulle funzioni sociali e la gestione dei patrmoni ci cui erano custodi.
1882 - 1885
Nuovo Codice del Commercio
In questo periodo molte società di mutuo soccorso si trasformarono in senso cooperativo, sviluppandosi nel settore del credito in organizzazione autonoma, per incrementare ed educare gli operai al risparmio.

Con il Nuovo Codice del Commercio vennero legalizzate e trasformate in Casse cooperative di depositi e prestiti. Rappresentarono uno strumento di emancipazione economica dei lavoratori. Si diffusero le prime forme di cooperazione di consumo ed edificazione di case popolari.
1886 - 1892
Legge Berti
Con il Regio Decreto viene stabilito il principio della libertà di associazione, la legislazione italiana era rimasta estremamente vaga sulla materia, lasciando un'ampia libertà di autoregolamentazione alle singole società di mutuo soccorso.

La legge Berti del 1896 fu il primo intervento legislativo in materia di mutuo soccorso.

Alle società venne riconosicuta la possibilità di acquistare personalità giuridica. Furono dettate, inoltre, le condizioni essenziali alle quali avrebbe dovuto attenersi: - il soccorso ai soci come finalità - il risparmio come mezzo - la mutualità come vincolo
1897 - 1900
Cassa di Previdenza
Le società di Mutuo Soccorso vennero invitate a iscrivere i propri soci alla Cassa Nazionale di Previdenza, comportando di fatto l'adesione obbligatoria per alcune tipologie di lavoratori.

Nel 1898 la legge 17 Marzo istituì l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per i lavoratori dell'industria. Con la legge del 20 Aprile nacque la Cassa Nazionale di Previdenza per la vecchiaia e l'invalidità degli operai con una dotazione di 10.000.000 di lire, essa si basava sulla volontarietà di adesione con contributi liberi e pochi vantaggi offerti.

Nel 1900 tra il 29 e il 30 giugno si tenne a Milano il Congresso nazionale della previdenza fra società di mutuo soccorso. Sulla spinta della Lega delle Cooperative venne affrontato il tema di una organizzazone comune in grado di promuovere le istanze del mondo del mutuo soccorso.

Il 5 settembre nacque la Federazione Italiana delle società di mutuo soccorso.
1901 - 1919
Giovanni Giolitti
Nel 1904 le società di mutuo soccorso censite furono 6535, in leggera flessione rispetto alla precedente rivelazione.

Nel 1912 tra i provvedimenti intrapresi da Giolitti in quegli anni (Suffragio Universale e guerra in Turchia) vi fu anche la fondazione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, le società operaie furono impegnate nell'opera di assistenza a cittadini, soldati e loro familiari. La maggior parte delle socetà di mutuo soccorso esaurirono i fondi di riserva a causa anche della diminuzione del numero ci iscritti.

A termine del conflitto mondiale ci fu una forte crisi economica, furono registrati 1800 scioperi e l'assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia diventarono obbligatorie. Con i contributi paritetici di imprenditori, di operai e il concorso dello Stato, la previdenza veniva estesa alla totalità della popolazione.
1922 - 1929
Benito Mussolini
Le società censite, nel 1924, furono 5.719 con 885.393 soci e nonostante la diminuzione risultò contenuta.

Nel 1925 venne soppressa la Federazione Italiana delle Società di mutuo soccorso di ispirazione socialista, i beni furono incamerati a vantaggio delle associazioni sindacali.

La legge del 30 dicembre istituì l'Ente Nazionale Fascista della Cooperazione. Il Ministero per l'Economia Nazionale venne incaricato di disporre ispezioni sul funzionamento delle società di mutuo soccoro.

Il 21 aprile venne emanata la Carta del lavoro proposta per la trasformazione del sindacato a istituzione pubblica, la parità del ruolo tra lavoratore e datore di lavoro, l'intervento dello Stato nei rapporti di lavoro e nelle attività economiche. Su questi capisaldi si avviarono le riforme sociali: istituti previdenziali, mezzi di sostentamento per la vecchiaia, indennità di dissocupazione, garanzie in caso di malattie, ecc.
1930 - 1939
Federazione fascista delle mutualità
Al congresso delle società mutualistiche prese vita la Federazioe fascista della mutualità. Attraverso l'Opera Nazionale del Dopolavoro si poteva ricevere e amministrare contributi, donazioni e lasciti, sostituendosi di fatto alle funzioni svolte fino ad allora dalle società di mutuo soccorso.

- Nel 1933 nacque l'Istituto azionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). - Nel 1934 venne ufficializzata la nascita delle mutue paritetiche di natura cooperativa, rappresentate in egual misura dai lavoratori e dai datori di lavoro. - Nel 1935 nacuqe la Federazion nazionale delle casse mutue di malattia dell'industria. Rimase attiva fino al 1943. Inoltre, venne fondato l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). - Le società censite furono quasi dimezzate infatti, furono solamente 3.448 con 404.603 iscritti.

Il 1° settembre 1939 la Germania nazista attaccava la Polona: iniziava il secondo conflitto mondiale.
1943 - 1954
Nascita della Repubblica
Nel 1943 nasceva l'Istituto Nazionale per L'Assicuazione contro le Malattie (INAM) con l'intento di unificare la tutela dei lavoratori dei diversi settori produttivi.

Il 12 luglio 1945 venne istituito l'Alto Commissariato per l'igiene e la Sanità ( ACIS), e venne incaricato della "tutela della sanità pubblica" e del coordinamento e la vigilanza tecnica sulle organizzazioni sanitarie e sugli enti che hanno lo scopo di prevenire e combattere le malattie sociali.

Il 2 giugno 1946 un referendum sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Il 1° gennaio entrò in vigore la nuova costituzione.

Il 3 gennaio iniziarono le prime trasmissioni televisive RAI e a partire dagli anni cinquanta l'economia e la società subirono un profondo cambiamento. L'Italia si apprestava a diventare, da paese agricolo, una delle sette grandi potenze industriali del mondo.
1958 - 1992
Ministero della Sanità
Venne istituito il Ministero della Sanità che fece proprie le competenze dell'ACIS in materia sanitaria e che si pose l'obiettivo di dare piena attuazione ai nuovi principi introdotti dal dettato costituzionale.

La legge n.833, del 1978, istituì il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dando vita a una profonda riorganizzazione della sanità italiana. La Repubblica affermava la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, dichiarando i principi di universalità, uguaglianza ed equità.

La regione Piemonte, nel 1990, emanò la prima legge per la "Tutela e promozioni del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso."

L'art 9 del D.Lgs. n. 502 previde l'istituzione di fondi sanitari integrativi finalizzati a potenziare l'erogazione di trattamenti e prestazioni non comprese nel LEA.
1996 - 1999
Settore no-profit
Romano Prodi giurava come Presidente del Consiglio. Il D.Lgs. n 460 riordinò sul piano fiscale il settore no-profit confermando la natura non commerciale delle società di mutuo soccorso.

Nel 1999, il D.Lgs. n.229 - cd Decreto Bindi - diede vita alla terza rifforma del SSN. Nelle intenzioni del legislatore vi era la razionalizzazione della spesa sanitaria che porta al riconoscimento per le Regioni di nuove e più ampie facoltà della programmazione e nella gestione dei servizi sanitari.

L'art. 3 del D.Lgs. n.229 introdusse i Fondi Sanitari Integrativi DOC. Le società di mutuo soccorso furono incluese tra gli enti che potevano istruire questi fondi.
2001 - 2012
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi venne eletto per la seconda volta Presidente del Consiglio, rimanendo in carica fino al maggio 2006.

2006 - Alla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV) aderivano 146 società di mutuo soccorso.

2008 - Il Decreto del Ministro della Salute del 31 Marzo istituì, presso il Ministero ella Salute, l'Anagrafe dei Fondi Sanitari (decreto Turco).

2009 - I decreti Turco e Sacconi manifestano la volontà del legislatore di dare un corretto orientameno alla spesa privata, facilitando le forme integrative di assistenza anche mediante benfici di natura fiscale. Il Decreto Ministeriale del 27 ottobre (Decreto Sacconi) definì le procedure e le modalità del funzionamento dell'Anagrafe dei Fondi Sanitari.

2012 - Il Decreto Crescita riconobbe alle società di mutuo soccorso un ruolo determinante nel welfare nazionale, anche alla luce dei valori di cui il mutualismo è storicamene portatore rispetto agli altri soggetti attivi nel settore.
1844
Mazzini
Venne emanato il provvedimento di scioglimento delle antiche corporazioni di arti e mestieri che diede la spinta alla diffusione del fenomeno del mutualismo.

Mazzini incitava gli italiani ad unirsi "fra gente di uno stesso mestiere per dare vita a coraggiose cooperative", raccomandando di assicuarsi e "tassarsi anche di una modesta quota per creare casse di previdenza e di assistenza".

A partire dal 1848 si assistette a una veloce espansione delle società di mutuo soccorso nel Regno Sabaudo (Liguria, Piemonte e Sardegna) ma con differenti caratteristiche territoriali.
1848
Lo statuto Albertino
Con l'industrializzazione si diffuse il "sistema fabbrica" nel quale masse di lavoratori erano costrette a una difficile condizione di vita sociale e civile.

L'art 32 dello statuto Albertino significò un importante passo verso la libertà di associazione, riconoscendo "il diritto ad adunarsi pacificamente e uniformandosi alle leggi che possono regolarne l'esercizio della cosa pubblica".

Questo fu un passo decisivo per la difesa della salute in quanto sancì che "la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell'individio e interesse della collettività, e garantisse cure gratuite agli indigenti".
1861 - 1870
Vittorio Emanuele II
Il 18 febbraio avvenne la prima convocazione del Parlamento Italiano. Il 17 Marzo Vittorio Emanuele II venne proclamato re d'Italia. Le forze politiche liberali, guidate da Garibaldi e Mazzini, credevano fortemente in uno stato unitario e libero ritenendo che la sua realizzazione non potesse prescindere dal superamento dell'iniquità sociale che interessava la classe operaia e sostenendo l'avvicinamento del proletariato al ceto borghese senza lotte di classe.

Il mutualismo diventò sempre più oggetto di interesse politico. La Fratellanza Artigiana si affermà da subito come la più importante associaizone "operaia" del nuovo Stato, sia per numero di iscritti, sia per idee politiche.

Nella prima statistica effettuata dagli uffici ministerali, risultarono censite 443 società di mutuo soccorso per un totale di 121.635 soci.

1870
Presa di Roma, al Regno viene annesso il Lazio e incorporato lo Stato della Chiesa.
1871 - 1876
Società di Resistenza
Il XII Congresso Nazionale di Roma vide una scarsa partecipazione di sodalizi mutualistici, in particolare di ispirazione moderata o internazionalista. Durante il congresso venne approvato il Patto di Fratellanza che secondo Mazzini doveva sostituire la premessa all'attacco allo stato monarchico, ma che di fatto sancì la rottura tra il movemineto operaio e Mazzini.

Nel 1874 il congresso delle società di Mutuo Soccorso di Roma propose la costituzione delle Società di Resistenza, organizzazioni articolate delle Società di mutuo socccorso in grado di assistere, difendere e promuovere la lotta operaia.

Le società di mutuo soccorso cominciarono ad astenersi dalla partecipazione alla vita politica, concentradosi solamente sulle funzioni sociali e la gestione dei patrmoni ci cui erano custodi.
1882 - 1885
Nuovo Codice del Commercio
In questo periodo molte società di mutuo soccorso si trasformarono in senso cooperativo, sviluppandosi nel settore del credito in organizzazione autonoma, per incrementare ed educare gli operai al risparmio.

Con il Nuovo Codice del Commercio vennero legalizzate e trasformate in Casse cooperative di depositi e prestiti. Rappresentarono uno strumento di emancipazione economica dei lavoratori. Si diffusero le prime forme di cooperazione di consumo ed edificazione di case popolari.
1886 - 1892
Legge Berti
Con il Regio Decreto viene stabilito il principio della libertà di associazione, la legislazione italiana era rimasta estremamente vaga sulla materia, lasciando un'ampia libertà di autoregolamentazione alle singole società di mutuo soccorso.

La legge Berti del 1896 fu il primo intervento legislativo in materia di mutuo soccorso.

Alle società venne riconosicuta la possibilità di acquistare personalità giuridica. Furono dettate, inoltre, le condizioni essenziali alle quali avrebbe dovuto attenersi: - il soccorso ai soci come finalità - il risparmio come mezzo - la mutualità come vincolo
1897 - 1900
Cassa di Previdenza
Le società di Mutuo Soccorso vennero invitate a iscrivere i propri soci alla Cassa Nazionale di Previdenza, comportando di fatto l'adesione obbligatoria per alcune tipologie di lavoratori.

Nel 1898 la legge 17 Marzo istituì l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per i lavoratori dell'industria. Con la legge del 20 Aprile nacque la Cassa Nazionale di Previdenza per la vecchiaia e l'invalidità degli operai con una dotazione di 10.000.000 di lire, essa si basava sulla volontarietà di adesione con contributi liberi e pochi vantaggi offerti.

Nel 1900 tra il 29 e il 30 giugno si tenne a Milano il Congresso nazionale della previdenza fra società di mutuo soccorso. Sulla spinta della Lega delle Cooperative venne affrontato il tema di una organizzazone comune in grado di promuovere le istanze del mondo del mutuo soccorso.

Il 5 settembre nacque la Federazione Italiana delle società di mutuo soccorso.
1901 - 1919
Giovanni Giolitti
Nel 1904 le società di mutuo soccorso censite furono 6535, in leggera flessione rispetto alla precedente rivelazione.

Nel 1912 tra i provvedimenti intrapresi da Giolitti in quegli anni (Suffragio Universale e guerra in Turchia) vi fu anche la fondazione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, le società operaie furono impegnate nell'opera di assistenza a cittadini, soldati e loro familiari. La maggior parte delle socetà di mutuo soccorso esaurirono i fondi di riserva a causa anche della diminuzione del numero ci iscritti.

A termine del conflitto mondiale ci fu una forte crisi economica, furono registrati 1800 scioperi e l'assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia diventarono obbligatorie. Con i contributi paritetici di imprenditori, di operai e il concorso dello Stato, la previdenza veniva estesa alla totalità della popolazione.
1922 - 1929
Benito Mussolini
Le società censite, nel 1924, furono 5.719 con 885.393 soci e nonostante la diminuzione risultò contenuta.

Nel 1925 venne soppressa la Federazione Italiana delle Società di mutuo soccorso di ispirazione socialista, i beni furono incamerati a vantaggio delle associazioni sindacali.

La legge del 30 dicembre istituì l'Ente Nazionale Fascista della Cooperazione. Il Ministero per l'Economia Nazionale venne incaricato di disporre ispezioni sul funzionamento delle società di mutuo soccoro.

Il 21 aprile venne emanata la Carta del lavoro proposta per la trasformazione del sindacato a istituzione pubblica, la parità del ruolo tra lavoratore e datore di lavoro, l'intervento dello Stato nei rapporti di lavoro e nelle attività economiche. Su questi capisaldi si avviarono le riforme sociali: istituti previdenziali, mezzi di sostentamento per la vecchiaia, indennità di dissocupazione, garanzie in caso di malattie, ecc.
1930 - 1939
Federazione fascista delle mutualità
Al congresso delle società mutualistiche prese vita la Federazioe fascista della mutualità. Attraverso l'Opera Nazionale del Dopolavoro si poteva ricevere e amministrare contributi, donazioni e lasciti, sostituendosi di fatto alle funzioni svolte fino ad allora dalle società di mutuo soccorso.

- Nel 1933 nacque l'Istituto azionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). - Nel 1934 venne ufficializzata la nascita delle mutue paritetiche di natura cooperativa, rappresentate in egual misura dai lavoratori e dai datori di lavoro. - Nel 1935 nacuqe la Federazion nazionale delle casse mutue di malattia dell'industria. Rimase attiva fino al 1943. Inoltre, venne fondato l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). - Le società censite furono quasi dimezzate infatti, furono solamente 3.448 con 404.603 iscritti.

Il 1° settembre 1939 la Germania nazista attaccava la Polona: iniziava il secondo conflitto mondiale.
1943 - 1954
Nascita della Repubblica
Nel 1943 nasceva l'Istituto Nazionale per L'Assicuazione contro le Malattie (INAM) con l'intento di unificare la tutela dei lavoratori dei diversi settori produttivi.

Il 12 luglio 1945 venne istituito l'Alto Commissariato per l'igiene e la Sanità ( ACIS), e venne incaricato della "tutela della sanità pubblica" e del coordinamento e la vigilanza tecnica sulle organizzazioni sanitarie e sugli enti che hanno lo scopo di prevenire e combattere le malattie sociali.

Il 2 giugno 1946 un referendum sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Il 1° gennaio entrò in vigore la nuova costituzione.

Il 3 gennaio iniziarono le prime trasmissioni televisive RAI e a partire dagli anni cinquanta l'economia e la società subirono un profondo cambiamento. L'Italia si apprestava a diventare, da paese agricolo, una delle sette grandi potenze industriali del mondo.
1958 - 1992
Ministero della Sanità
Venne istituito il Ministero della Sanità che fece proprie le competenze dell'ACIS in materia sanitaria e che si pose l'obiettivo di dare piena attuazione ai nuovi principi introdotti dal dettato costituzionale.

La legge n.833, del 1978, istituì il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dando vita a una profonda riorganizzazione della sanità italiana. La Repubblica affermava la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, dichiarando i principi di universalità, uguaglianza ed equità.

La regione Piemonte, nel 1990, emanò la prima legge per la "Tutela e promozioni del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso."

L'art 9 del D.Lgs. n. 502 previde l'istituzione di fondi sanitari integrativi finalizzati a potenziare l'erogazione di trattamenti e prestazioni non comprese nel LEA.
1996 - 1999
Settore no-profit
Romano Prodi giurava come Presidente del Consiglio. Il D.Lgs. n 460 riordinò sul piano fiscale il settore no-profit confermando la natura non commerciale delle società di mutuo soccorso.

Nel 1999, il D.Lgs. n.229 - cd Decreto Bindi - diede vita alla terza rifforma del SSN. Nelle intenzioni del legislatore vi era la razionalizzazione della spesa sanitaria che porta al riconoscimento per le Regioni di nuove e più ampie facoltà della programmazione e nella gestione dei servizi sanitari.

L'art. 3 del D.Lgs. n.229 introdusse i Fondi Sanitari Integrativi DOC. Le società di mutuo soccorso furono incluese tra gli enti che potevano istruire questi fondi.
2001 - 2012
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi venne eletto per la seconda volta Presidente del Consiglio, rimanendo in carica fino al maggio 2006.

2006 - Alla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV) aderivano 146 società di mutuo soccorso.

2008 - Il Decreto del Ministro della Salute del 31 Marzo istituì, presso il Ministero ella Salute, l'Anagrafe dei Fondi Sanitari (decreto Turco).

2009 - I decreti Turco e Sacconi manifestano la volontà del legislatore di dare un corretto orientameno alla spesa privata, facilitando le forme integrative di assistenza anche mediante benfici di natura fiscale. Il Decreto Ministeriale del 27 ottobre (Decreto Sacconi) definì le procedure e le modalità del funzionamento dell'Anagrafe dei Fondi Sanitari.

2012 - Il Decreto Crescita riconobbe alle società di mutuo soccorso un ruolo determinante nel welfare nazionale, anche alla luce dei valori di cui il mutualismo è storicamene portatore rispetto agli altri soggetti attivi nel settore.

Evoluzione nella storia di Mutua MBA

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L’allestimento museale è stato progettato per offrire al visitatore un quadro completo ed esaustivo sulla storia delle società di mutuo soccorso. Il percorso si apre con dei pannelli informativi che raccontano, in una sequenza cronologica, il fenomeno del mutualismo. Una narrazione che segue parallelamente le vicende politiche e i personaggi più significativi di oltre due secoli di storia di Italia.

La nostra collezione di oggetti e reperti sul mondo della Mutualità

La raccolta comprende una notevole varietà di materiale docuentario: statuti, regolamenti, manuali, libretti che ci forniscono uno spaccato della vita istitutzionale dei sodalizi. I beni del Museo del Mutuo Soccorso sono di proprietà di Mutua MBA.