La fibromialgia colpisce quasi 2 milioni di italiani.
Oggi è la Giornata Mondiale della Fibromialgia, una malattia cronica ed invalidante, difficile da capire e da diagnosticare, tanto che spesso chi ne è affetto viene trattato come “malato immaginario”. È una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce circa 1.5 – 2 milioni di Italiani (per il 95% donne).
I sintomi possono essere confusi e riscontrati in altre condizioni cliniche. È simile ad una patologia articolare, ma non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari. Negli ultimi dieci anni, tuttavia, essa è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato la presenza, nei pazienti con SFM, di una componente “genetica” predisponente e di anomalie dei sistemi di percezione e trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso centrale.
Non ci sono comunque esami clinici che la diagnostichino in modo diretto, si sa poco di questa malattia e molti medici non sanno nemmeno come comportarsi. Fino a pochi anni fa nemmeno veniva diagnosticata e anche oggi, spesso, i pazienti si sottopongono a numerosi esami e vengono visitati da parecchi specialisti mentre cercano una risposta sulla causa della loro malattia.
Il sintomo predominante della malattia è il dolore, soprattutto ai muscoli: i malati avvertono bruciore, rigidità, contrattura, tensione. Il dolore si manifesta in tutto il corpo anche se all’inizio può essere solo locale, alle spalle o al rachide cervicale, per poi diffondersi col tempo. Può cambiare a seconda della giornata, delle attività svolte, del tempo, dei ritmi del sonno e dello stress. La sindrome si acuisce con situazioni di forte affaticamento, provocando stanchezza cronica e disturbi del sonno. Coinvolge anche l’aspetto psicologico, e per questo i pazienti hanno bisogno di supporto a 360 gradi. Chi soffre di questa sindrome si trova come in un limbo: per le istituzioni e per la collettività non è malato per cui vive in uno stato d’ ansia continuo e questo non fa che peggiorare la malattia. Il paziente con fibromialgia, la sua famiglia e i medici devono essere consapevoli che si tratta di una malattia che provoca dolore cronico oltre che grande stanchezza e che quindi deve essere affrontata come qualunque altra patologia.
Ma come si può curare la fibromialgia? Le opzioni terapeutiche attualmente comprendono:
- farmaci per diminuire il dolore e migliorare la qualità del sonno;
- programmi di esercizi di stiramento (stretching) muscolare e/o per migliorare il fitness cardiovascolare;
- tecniche di rilassamento ed altre metodiche per ridurre la tensione muscolare;
- programmi educativi per aiutare il paziente.
L’attività fisica inoltre può svolgere un ruolo nella terapia
L’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ha predisposto il “manuale pratico per il paziente affetto da sindrome fibromialgica”, che fornisce consigli e informazioni a tutte le persone che soffrono di questa malattia, spesso sottovalutata. Oggi in diverse piazze italiane saranno predisposti tanti stand, per informare e sensibilizzare. È da tempo che l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica si batte affinché il ministero della Salute riconosca la malattia come invalidante. È in corso anche una raccolta firme, con lo scopo di portare il problema all’attenzione del Parlamento.