Le principali misure di contenimento per combattere la diffusione del nuovo Coronavirus sono prorogate fino al 31 luglio. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza nella comunicazione in Aula al Senato che si è svolta ieri, 14 luglio. Con 154 voti favorevoli, è stato approvato il testo che conferma le misure di prevenzione previste dal decreto dell’11 giugno scorso. “La lotta al virus non è finita, serve prudenza”, ha detto.
Le misure di prevenzione, ribadite dal Ministro e contenute nel nuovo Dpcm per convivere con il virus fino all’arrivo del vaccino, sono: l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, divieto di assembramenti, sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena, divieto di ingresso e quarantena per chi proviene da paesi Extra UE e controlli più stringenti negli aeroporti, porti e luoghi di confine.
In questi giorni si è parlato di prossimi provvedimenti inerenti un’eventuale proroga da parte del Governo delle stato di emergenza prima a 6 mesi e poi fino al 31 ottobre. La decisione non è ancora stata presa perché, come ha detto il ministro Speranza, “la decisione di un’eventuale proroga dello stato di emergenza verrà presa con uno specifico ordine del giorno, sia alla Camera che al Senato. Voglio essere molto chiaro: al momento nessuna decisione è stata assunta. Dovrà riunirsi il Consiglio dei Ministri e personalmente sono profondamente convinto che il Parlamento debba essere protagonista del percorso decisionale nel rapporto di fiducia che lo lega al Governo”. Quest’ultimo punto fa riferimento all’ordinanza firmata dal Ministro lo scorso 30 giugno che prevede la sorveglianza sanitaria per chi proviene dai Paesi Extra Shengen.
Con “franchezza”, il ministro Speranza ha sottolineato che la fase di emergenza non è terminata. “Il punto è discutere quali siano gli strumenti formali più adeguati per affrontarli. Valuteremo tutte le ipotesi in campo. Sono convinto che lo stato di emergenza non possa che essere legato ad un periodo eccezionale e limitato della vita del nostro Paese”.
Il Ministro della Salute ancora una volta ha invitato tutti a non abbassare la guardia. “Nel mondo il nuovo coronavirus ha colpito 1 cittadino ogni circa 650 abitanti dei quasi 8 miliardi della popolazione mondiale. Ricordo questi numeri non per alimentare paure irrazionali ma per non minimizzare i rischi endogeni. In Italia siamo sulla strada giusta: abbiamo adottato delle misure di prevenzione territoriale, protocolli di sicurezza nelle strutture ospedaliere. Ma non facciamo illusioni: non esiste il rischio 0 senza il vaccino”.