La Voce di MBA

L’Europa verso il nuovo lockdown. E l’Italia?

Con la Francia capofila costretta a tornare al blocco nazionale, anche l’Inghilterra, l’Austria, la Germania e la Grecia hanno già adottato nuove misure restrittive per arginare la diffusione del virus Sars-CoV2.

In Gran Bretagna il virus ha provocato oltre un milione di contagi tanto da indurre Boris Johnson a ripristinare il lockdown in tutta l’Inghilterra. “Se non agiamo ora – ha detto il premier in conferenza stampa – tra alcune settimane rischiamo di avere migliaia di morti al giorno”.  Le restrizioni prevedono la chiusura di tutti i negozi non essenziali (escluse farmacie, supermercati e poco altro), delle attività ricreative e sociali, di alberghi, ristoranti, pub e caffè salvo che per i servizi di take-away, nonché il ritorno dell’indicazione tassativa di lavorare da casa per chiunque lo possa fare, e di non uscire se non per le esigenze fondamentali. Rispetto a marzo, le scuole resteranno aperte.

In Austria il cancelliere Sebastian Kurz aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per scongiurare un nuovo lockdown, ma la crescita esponenziale dei contagi (i nuovi casi si sono quintuplicati in un mese) ha convinto il governo a rompere gli indugi. “Se non agiamo ora, la nostra terapia intensiva sarà sopraffatta”, ha spiegato il capo del governo, annunciando il confinamento bis, da martedì fino a fine novembre. Al via quindi il coprifuoco dalle 20 alle 6, divieto di riunioni tra persone provenienti da più di due famiglie, cancellazione di tutti gli eventi sportivi, culturali, ricreativi, chiusura di ristoranti, bar e hotel. Per scuole superiori e università scatterà la didattica a distanza.

In Germania, la cancelliera Angela Merkel ha annunciato un mese di lockdown light. Da oggi 2 novembre è prevista nuovamente la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri, sale da concerto, saloni di bellezza, palestre, piscine. I gastronomi potranno tuttavia tenere aperto il servizio da asporto. Gli alberghi non potranno più ospitare turisti ma soltanto persone in viaggio per lavoro o affari, mentre il governo sconsiglia fortemente ogni spostamento non urgente o necessario. I contatti privati saranno limitati a 10 persone, appartenenti al massimo a due famiglie, e saranno intensificati i controlli. Sospese le manifestazioni sportive amatoriali. Quelle dei professionisti potranno continuare, ma a porte chiuse a cominciare dalla Bundesliga, dove finora erano ammesse fino a 1000 persone.

Parziale lockdown per la Grecia. La sofferenza dei reparti di terapia intensiva è motivo di preoccupazione anche in Grecia. Lo ha spiegato il premier Kyriakos Mitsotakis. Ad Atene e in altre grandi città è scattato il coprifuoco notturno e resteranno chiusi per un mese bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema e musei. Resteranno invece aperti i negozi, per non danneggiare l’economia, e le scuole. Il Paese sarà diviso in due zone, una ad alto rischio e una a rischio minore, con la capitale nella zona rossa. A livello nazionale vige l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

In almeno 14 paesi il numero dei contagi da virus Sars-CoV2 è raddoppiato in una settimana. I più colpiti, rispetto al numero di abitanti, sono Repubblica Ceca, Romania, Belgio e Polonia. Quelli con il maggior aumento registrato sono stati la Serbia, con ricoveri in aumento del 97%, il Belgio (81%), l’Austria (69%). A seguire c’è l’Italia, con un +64%: l’unico grande Paese europeo, insieme con la Spagna, che non ha chiuso quasi tutto. Nello scenario italiano, dopo l’ultimo Dpcm, se ne prevede un altro con ulteriori misure restrittive per arginare il contagio da coronavirus. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha chiamato i Presidenti delle Camere Casellati e Fico, rappresentando la volontà del governo di avere oggi, lunedì 2 novembre, un confronto parlamentare in vista di un nuovo provvedimento che il Governo intende adottare già da stasera. Nei giorni scorsi si è discusso soprattutto di chiusure regionali mirate, in modo da evitare un nuovo lockdown su scala nazionale. L’ipotesi di chiudere le città e le aree più colpite è per scongiurare costi eccessivi per l’economia: aziende e industrie, questa volta, non dovrebbero chiudere. Sul fronte delle regioni, la richiesta è quella di adottare misure uniformi per tutta Italia con la limitazione degli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del virus Sars-CoV2: in particolare lo avrebbero chiesto Lombardia, Piemonte e Liguria.

Il numero dei contagi aggiornato al 31 ottobre è pari a: 31.758 su 215.886 tamponi effettuati. “Siamo di fronte ad un alto numero contagi e, pur avendo solo una parte di questi dei sintomi, il sistema sanitario di alcune zone del territorio italiano è sotto pressione. Rispetto alla prima ondata oggi sicuramente riusciamo ad intercettare prima i casi e questo consente di evitare che evolvano verso un quadro clinico più impegnativo. La degenza media negli ospedali è più breve rispetto a marzo. È comunque evidente che in una situazione del genere bisogna fare qualcosa di più per evitare che in contagi crescano ancora”.  Le parole del prof. Matteo Bassetti, Direttore clinica malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova nel suo intervento di ieri a Domenica In.

Per quanto riguarda l’aumento della curva dei contagi, Bassetti ha spiegato che “da ottobre è iniziata una crescita costante soprattutto del numero dei tamponi positivi su quelli effettuati. Il virus è tornato a circolare più velocemente con gli spostamenti, le vacanze estive, probabilmente si è un po’ abbassata la guardia con la ripresa delle scuole e delle attività produttive. Ci auguriamo che le misure adottate con l’ultimo Dpcm, sia al livello nazionale che locale, possano aiutare. È il momento di agire. Non si può più aspettare”.

 

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