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Con 24 mila baci, miliardi di batteri
Un recente studio effettuato da alcuni ricercatori del Micropia, primo museo interattivo al mondo dedicato a microorganismi, afferma che in ogni bacio si scambiano milioni di batteri, fino addirittura a 80 milioni, qualora l’effusione dovesse durare 10 o più secondi.
Lo studio, condotto con la collaborazione anche del TNO, e pubblicato sul Microbiome Journal, ha preso in analisi ben 42 partecipanti, divisi in coppie, andando ad acquisire i comportamenti “baciatori” degli stessi attraverso la compilazione di questionari redatti ad hoc e andando successivamente a determinare con appositi tamponi, la composizione del microbiota orale, ovvero l’insieme di microorganismi simbiontici presenti, per l’ appunto, nella cavità orale.
Prima di lasciarsi andare al tanto atteso test del “bacio profondo”, i partecipanti, uno per coppia, hanno dovuto bere un probiotico farcito di batteri già conosciuti e individuati, al fine di tracciarne poi l’eventuale presenza nel partner post bacio.
I risultati dello studio, come anticipato, evidenziano che attraverso un bacio di circa 10 secondi si riescano a trasferire ben 80 milioni di batteri di 700 diversi generi, ma in realtà lo studio dimostra anche che questo scambio batterico aiuta a rafforzare il sistema immunitario della coppia, creando una microflora condivisa che rafforza i meccanismi di difesa in caso di malattie. Remco Kort, a capo del gruppo di studiosi, afferma che lo scopo del test era quello di dimostrare l’aumentare della somiglianza del microbiota orale all’aumentare della frequenza e dell’intensità dei baci scambiati nella coppia, ma in buona sostanza potremmo parafrasare tutto lo studio in un “non preoccupatevi, baciare fa ancora bene”.
Lo studio, condotto con la collaborazione anche del TNO, e pubblicato sul Microbiome Journal, ha preso in analisi ben 42 partecipanti, divisi in coppie, andando ad acquisire i comportamenti “baciatori” degli stessi attraverso la compilazione di questionari redatti ad hoc e andando successivamente a determinare con appositi tamponi, la composizione del microbiota orale, ovvero l’insieme di microorganismi simbiontici presenti, per l’ appunto, nella cavità orale.
Prima di lasciarsi andare al tanto atteso test del “bacio profondo”, i partecipanti, uno per coppia, hanno dovuto bere un probiotico farcito di batteri già conosciuti e individuati, al fine di tracciarne poi l’eventuale presenza nel partner post bacio.
I risultati dello studio, come anticipato, evidenziano che attraverso un bacio di circa 10 secondi si riescano a trasferire ben 80 milioni di batteri di 700 diversi generi, ma in realtà lo studio dimostra anche che questo scambio batterico aiuta a rafforzare il sistema immunitario della coppia, creando una microflora condivisa che rafforza i meccanismi di difesa in caso di malattie. Remco Kort, a capo del gruppo di studiosi, afferma che lo scopo del test era quello di dimostrare l’aumentare della somiglianza del microbiota orale all’aumentare della frequenza e dell’intensità dei baci scambiati nella coppia, ma in buona sostanza potremmo parafrasare tutto lo studio in un “non preoccupatevi, baciare fa ancora bene”.