No alla chemioterapia, due vittime in pochi giorni. Secondo gli specialisti i casi di persone che rifiutano le cure tradizionali per affidarsi a metodi alternativi sono in aumento. Mutua Mba ha chiesto il parere della dottoressa Annalisa Perego, chirurgo senologo presso l’Italian Medical Center Dubai.
Un’adolescente e una donna di 34 anni, entrambe decedute perché hanno rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia.
La prima, malata di leucemia aveva visto morire, tra le sofferenza dovute anche alla chemioterapia, un’amica e ha preferito, con il consenso dei genitori, affidarsi ad altre altre cure, quelle del metodo Hamer, l’ex medico tedesco radiato dall’Ordine per le sue teorie sulla medicina alternativa.
L’altra, una donna di 34 anni, era stata operata quattro anni fa dopo la diagnosi di tumore al seno, e anche lei ha detto no alla chemioterapia, scegliendo di curarsi con impacchi di ricotta e decotti di ortica. Entrambe sono decedute nell’ultima settimana.
I due casi, balzati alla cronaca, hanno immediatamente generato delle reazioni da parte degli specialisti che hanno ribadito l’importanza delle cure per combattere le malattie.
Il dottor Domenico Samorani, responsabile della Chirurgia del seno all’ospedale di Santarcangelo, è intervenuto per il caso della donna 34enne e alla stampa ha spiegato che:
“Il suo era un tumore per il quale la possibilità di guarigione era del 93-95% a cinque anni dall’intervento, a patto che facesse la chemio. Ma lei ha rifiutato fin dall’inizio. E’ tornata in reparto tre mesi fa perchè stava male: abbiamo fatto gli accertamenti, ma le metastasi erano in tutto il corpo. Le ho riproposto la chemioterapia, avevamo ancora qualche possibilità di fermarle ma lei ha continuato a rifiutare”.
Secondo gli specialisti i casi di persone che rifiutano le cure tradizionali per affidarsi a metodi alternativi sono in aumento.
Mutua Mba, società di mutuo soccorso, leader nel panorama della Sanità integrativa che ha come mission quella di garantire ai propri associati un corretto e veloce accesso alle informazioni, alla diagnosi precoce e alle cure, ha chiesto il parere della dottoressa Annalisa Perego, chirurgo senologo presso l’Italian Medical Center Dubai.
Dottoressa,cresce in Italia il numero dei pazienti che si affidano a cure alternative rinunciando alle terapie tradizionali. Cosa ne pensa?
“Il sempre più massiccio ricorso dei malati di cancro alle terapie non ortodosse, la sfiducia nella medicina ufficiale e lo spazio riservato ad alcune strampalate teorie è vergognoso e conduce inevitabilmente alla morte anche in caso di tumori che con le terapie tradizionali avrebbero una guarigione certa!
Per non parlare ovviamente delle figure sanitarie che divulgano tali informazioni prive di fondamento scientifico! Ignobili! Ricordate che la controinformazione e l’ignoranza sono le migliori alleate del cancro”!
Quanto è importante affidarsi alle cure chemioterapiche per combattere le neoplasie?
“Nei casi in cui vi è la necessità è a dir poco fondamentale!
La chemioterapia è una procedura che consiste nella somministrazione di particolari farmaci, allo scopo di distruggere le cellule tumorali”.
La decisione su quale sia il trattamento più indicato dipende da molti fattori, in primo luogo dal tipo, dallo stadio e dalle caratteristiche biologiche del tumore, come anche dalle caratteristiche della persona (età, sesso, condizioni generali..).
In che modo agisce la chemioterapia e quali sono gli effetti collaterali?
“Il meccanismo d’azione dei farmaci chemioterapici consiste nell’impedire la crescita delle cellule tumorali causandone la morte. Al tempo stesso, però, agiscono anche su una parte di cellule sane e, sebbene queste siano in grado di riparare i danni, ciò può produrre spiacevoli effetti collaterali, solitamente di carattere temporaneo; la maggior parte scompare, infatti, alla conclusione del trattamento. Alcuni organi sono più sensibili di altri alla chemioterapia come il midollo osseo, la mucosa orale, la mucosa gastrointestinale, la cute e i follicoli piliferi. Gli effetti collaterali che più interferiscono con una buona qualità della vita (diarrea, vomito, dolori, fatigue) sono spesso prevenibili o controllabili con la somministrazione di farmaci specifici.
Anche se la chemioterapia può comportare effetti collaterali fastidiosi, questi devono sempre essere comparati con i benefici che il trattamento produce”.