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Influenza: in arrivo una nuova ondata
Tanti italiani hanno passato il Natale a letto, colpiti dall’influenza. Ma il picco, dicono gli esperti, ancora non è arrivato…
Il Natale ha portato nelle case degli italiani, sotto l’albero, parecchi doni, ma non ha rinunciato all’influenza. Sono infatti numerose le famiglie che hanno trascorso queste festività a letto e in pigiama a causa del cosiddetto “raffreddore dicembrino”, che arriva con il cambio repentino di stagione. Tuttavia, la vera influenza stagionale non è ancora arrivata. Sono proprio i camici bianchi a dirlo nelle persone di Luigi Sparano e Corrado Calamaro, rispettivamente segretario provinciale e segretario amministrativo della Federazione italiana medici di medicina generale di Napoli. “Prima di Natale – hanno confessato i due medici – diversi pazienti sono stati colpiti da leggere tracheiti e banali raffreddori. In molti credono di essere passati indenni attraverso il picco influenzale, che invece non ha neanche iniziato a colpire”.
“Chi non si è ancora sottoposto alla vaccinazione, si rifiuta di farla. L’idea di aver ‘risolto il problema’ per quest’anno induce molti pazienti, spesso soggetti a rischio, a ritenere inutile il vaccino. Si tratta di un comportamento ad alto rischio. In secondo luogo, ed è un altro grave errore, si sottovalutano i sintomi di un nuovo malanno seguendo la falsa convinzione di aver sviluppato ormai gli anticorpi necessari”. La preoccupazione maggiore dei medici di famiglia sale anche perché tutto fa pensare che proprio durante le festività, giorni nei quali l’assistenza ospedaliera è sempre messa in seria difficoltà, il numero dei ricoveri possa aumentare in modo esponenziale. Il rischio è che i pronto soccorso si riempiano (anche di accessi impropri) e di conseguenza vadano a rallentare il lavoro nei reparti. “Il consiglio – hanno ancora detto Calamaro e Sparano – è quello di rivolgersi al proprio medico di famiglia o alla guardia medica, ed evitare di correre in massa ai pronto soccorso se non per casi che si mostrano gravi”. Da sempre, infatti, i medici di famiglia ricordano ai cittadini che un paziente con il sistema immunitario provato o debole ha più probabilità di contrarre un’infezione o per l’appunto l’influenza restando a lungo in un ambiente ospedaliero. E’ evidente quindi che, se possibile, è bene restare a casa. Sarà proprio il medico di famiglia a dare indicazione contraria se necessario.
Stando agli esperti, dunque, quest’influenza dicembrina arriva direttamente dall’Asia, e più di preciso dalla Cina. Si tratta del virus H3N2, di famiglia anche australiana. Il “cinese”, tuttavia, non è solo ed è accompagnato dal Brisbane, diffusosi soprattutto in Liguria. La carta d’identità dell’influenza che sta circolando è, però, poco importante rispetto ai numeri che destano una certa attenzione: nell’ultima settimana la soglia epidemica (stabilita nel 2 per mille) è stata quasi triplicata. Dato destinato a crescere in questi ultimi giorni di festa che sono comunque caratterizzati da re-union familiari e tra amici.