Dipendenze da giochi digitali: uno studio spiega perché i bambini sono lunatici e impulsivi

Secondo uno studio americano, i bambini possono diventare dipendenti dai giochi digitali perdendo completamente interesse per lo sport, la lettura e lo studio.

Gli adolescenti passano più tempo davanti allo schermo di un computer o di una televisione piuttosto che divertirsi con i classici giochi o in ambienti naturali non strutturati dove avrebbero la possibilità di imparare e praticare davvero le loro abilità sociali. È la conclusione di uno studio effettuato dal Dott. Nicholas Kardaras, tra i più importanti medici degli Stati Uniti esperti in tale ambito che definisce la problematica come Electronic Screen Syndrome (ESS), ovvero disturbo della disregolazione emotiva .

Kardaras ha analizzato soprattutto i comportamenti di alcuni bambini di New York riscontrando che, la maggior parte delle famiglie, danno la possibilità ai figli di scaricare numerose attività ricreative sul proprio Ipad, il dispositivo elettronico più utilizzato a livello internazionale. Non si interrogano realmente sul danno che potrebbero generare ma, sottolinea l’esperto, i genitori motivano il loro gesto affermando che la scuola è il primo luogo dove, ormai, tutti i dispositivi elettronici vengono usati creando così un’abitudine sbagliata.
Il medico ha dimostrato come i giovani diventano dipendenti dai giochi digitali perdendo completamente interesse per lo sport, la lettura e lo studio in generale. I loro atteggiamenti si deteriorano stando sempre di più a contatto con la tecnologia al punto di avere degli attacchi d’ira o squilibri in caso di un mancato utilizzo.
La psicologa Liraz Margalit ha rafforzato questa riflessione definendo i tablet e gli smartphone come una forma di droga digitale. Rendono i giovani maggiormente pigri in quanto i loro muscoli cognitivi rimangono deboli dato che sono i dispositivi ad elaborare i loro pensieri. In particolare, recenti ricerche sull’imaging cerebrale stanno dimostrando che influenzano la corteccia frontale del cervello, essenziale per il funzionamento esecutivo, compreso il controllo degli impulsi, esattamente nella stessa maniera con cui la cocaina agisce. La tecnologia così eccitante che aumenta i livelli di dopamina, il neurotrasmettitore di benessere più coinvolto nella dinamica della dipendenza.
La psicoterapista Victoria Prooday elenca una serie di buone pratiche che tutti i genitori dovrebbero adottare per distogliere l’attenzione dei propri ragazzi sulle apparecchiature elettroniche:

  • Evitare l’uso della tecnologia in auto e ristoranti.
  • Fissare dei limiti in quanto anch’essi possono garantire una crescita sana e felice.
  • Programmare la giornata stabilendo degli orari precisi.
  • Fare avere il tempo di dire “Sono annoiato” perché è il primo passo verso la creatività.
  • Giocare e divertirsi. Ad esempio, leggere una storia ad alta voce, cucinare pasti differenti insieme, svagarsi con dei giochi da tavola, ballare, ridere e fare delle passeggiate.

“I bambini cambieranno quando i genitori cambiano la loro prospettiva sulla genitorialità. Aiuta i tuoi figli ad avere successo nella vita addestrando e rafforzando il loro cervello prima e non dopo”, rimarca Victoria Prooday.

Beatrice Casella
Beatrice Casella
Laureata in economia internazionale e dello sviluppo, si è sempre appassionata del settore sanitario. Il tema della tesi di laurea triennale ha riguardato il tasso di mortalità infantile in Tanzania (paese dove ha vissuto alcuni anni). Per il suo master's degree si è concentrata sull'incidenza della politica e dell'economia nel garantire una salute globale. Praticante giornalista, ha lavorato a Milano con il Gruppo editoriale L'Espresso e attualmente lavora come Research Analyst per una società che si occupa di costruzioni sostenibili.

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