SHOCK TOSSICO: amputata la gamba a causa di un assorbente interno. Lauren Wasser oggi vive con una protesi

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Collegamento permanente dell'immagine integrataPer diversi giorni la notizia ha creato stupore ed è stata al centro della cronaca. Mutua Basis Assistance, società di mutuo soccorso, con la mission di garantire ai propri associati un corretto e veloce accesso alle informazioni, in questo articolo racconta la terribile storia della giovane modella di Los Angeles che, a soli 24 anni, ha rischiato di morire a causa di uno shock tossico dovuto a un assorbente interno. Circa due mesi fa, compare su Vogue Italia con sua madre per raccontare la terribile storia. Tutto ha inizio il 3 ottobre 2012 con un classico acquisto di assorbenti interni che la giovane ragazza usa da quando aveva 13 anni, cambiandolo ogni tre, massimo quattro ore. Quel giorno Lauren cambia l’assorbente mattina, pomeriggio e sera. Ma quella stessa sera si sente poco bene. Il giorno dopo i familiari trovano l’adolescente riversa sul pavimento della sua stanza. La ragazza è portata urgentemente all’ospedale, ha la febbre altissima, i suoi organi interni stanno collassando e ha un grave attacco di cuore. I dottori non riescono a stabilizzarla, nessuno ha idea di cosa le stia succedendo finché un medico, esperto in malattie infettive, ha un’illuminazione e chiede se per caso la ragazza indossi un assorbente interno. L’assorbente è rimosso e spedito in laboratorio. Si scopre così che Lauren ha avuto una sindrome da shock tossico e ha subito l’amputazione della gamba.

La sindrome da shock tossico o TSS presenta un quadro clinico di particolare gravità, provocato da una tossina di origine batterica, toxic shock syndrome toxin o TSST, descritta per la prima volta nel 1978 come una gravissima tossiemia, talora rapidamente mortale, in donne durante il periodo mestruale. In casi rari si può verificare in bambini e uomini, ma le donne che utilizzano assorbenti interni sono i soggetti a rischio. L’incidenza della malattia, negli anni si è rapidamente ridotta grazie a una sempre più diffusa informazione. 

In generale, si stima che questo batterio sia “ospitato” da un terzo della popolazione mondiale, senza causare problemi di salute.

Il problema nasce quando, a seguito di un’alterazione, si crea un ambiente adatto alla proliferazione del batterio, fase in cui vengono liberate delle tossine che possono danneggiare l’organismo.

Un ambiente di questo tipo può essere generato  proprio dal tampone che, contenendo tanto fluido per così lungo tempo, favorisce la crescita dello stafilococco.

La malattia è causata dall’enterotossina del batterio Staphylococcus Aureus, che si trova comunemente nel naso e nella vagina. Negli stipiti di S. Aureus isolati da casi di TSS, è stata dimostrata la produzione di una nuova tossina che inizialmente è stata considerata un nuovo tipo di enterotossina. In effetti, la tossina dello Shock Tossico (TSST-1) ha molti caratteri in comune con le enterotossine e, in particolare, il fatto di rappresentare un superantigene in grado di stimolare la produzione di una serie di citochine. Le manifestazioni cliniche della TSS presentano varie somiglianze con gli effetti prodotti nell’animale da esperimento con l’inoculazione delle cosiddette tossine pirogene di Staphylococcus Aureus, a loro volta simili alla tossina eritrogenica prodotta da Streptococcus Pyogenes. E’ bene sottolineare che il solo uso di assorbenti interni, comunque, non giustifica l’insorgere della sindrome, il paziente deve già essere portatore di Staphylococcus Aureus.

Mutua Basis Assistance non intende demonizzare il prodotto che è comunque un elemento essenziale per l’igiene femminile, ma dare le giuste informazioni per tutelare la salute della donna. Leggendo il foglietto delle avvertenze del prodotto, all’interno della confezione, è possibile trovare scritto che l’uso del tampone può causare la sindrome da shock tossico.

La salute è il nostro bene più prezioso quindi vogliamo incoraggiare le donne a informarsi sulle patologie più diffuse, su come prevenirle, come riconoscerle e affrontarle quando, purtroppo, insorgono. Alimentare conoscenza e sviluppare consapevolezza è un primo e fondamentale passo per tutelare la propria salute e compiere scelte adeguate per preservarla.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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