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Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’autismo 2019: assistenza e inclusione
Interventi riabilitativi che possono potenziare le capacità del bambino e ridurre i comportamenti problematici e una vera inclusione per le persone affette dall’autismo, sono gli obiettivi della 12esima edizione della Giornata Mondiale.
L’autismo, detto anche disturbo dello spettro autistico (DSA), è una patologia del neurosviluppo caratterizzata da un’organizzazione atipica di alcune funzioni mentali e delle relative aree del cervello. Ha origini genetiche, ma possono centrare anche fattori ambientali, come l’esposizione nel corso della gravidanza ad agenti inquinanti, un basso peso al momento della nascita, l’età avanzata dei genitori, la prematurità. È molto importante la diagnosi precoce – si può fare già a 2-3 anni, con équipe specializzate e multidisciplinari, che permette poi di intraprendere percorsi e trattamenti idonei al caso specifico. Non esiste infatti una cura vera e propria, ma si possono fare trattamenti, come il parent training, che riescono a migliorare in maniera significativa la sintomatologia e la qualità di vita. Secondo le ultime stime sono 60 milioni le persone colpite nel mondo e circa 600 mila le famiglie italiane coinvolte (1 bambino su 100 ne è colpito).
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’autismo che si celebra il 2 aprile, i monumenti di tutto il mondo, tra gli altri in Italia la Fontana dei Dioscuri al centro della Piazza del Quirinale, si sono illuminati di blu, il colore della conoscenza e della sicurezza scelto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che l’ha indetta il 18 dicembre 2007. Lo slogan lanciato dalla campagna “Light it up blue”, voluta da Autism Speaks, la più grande organizzazione internazionale di ricerca e advocacy sull’autismo, è: “Non chiudere la porta alla conoscenza, accendi una luce blu”. “Light it up blue” (illuminalo di blu) per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di una sindrome che è cresciuta di 10 volte negli ultimi 40 anni.
Tante le iniziative di solidarietà e sostegno alle persone autistiche e alle loro famiglie promosse per la Giornata dedicata, tra le quali quella a Roma della Fondazione Policlinico Tor Vergata che organizza una giornata ‘Autism Friendly’, con eventi che coinvolgono i ragazzi autistici in attività ricreative, artistiche e sportive.
L’obiettivo della Giornata Mondiale 2019 è quello di favorire un maggiore investimento per migliorare l’esito dei disturbi e realizzare una vera “inclusione” per le persone affette da questa patologia, a partire dai bambini. Per la neuropsichiatra infantile del Gruppo INI-Istituto Neurotraumatologico Italiano, la dottoressa Maria Nicoletta Aliberti, “Non solo un’inclusione limitata alla scuola ma in tutti i contesti di vita, da quello ludico ricreativo a quello sportivo, per una partecipazione che favorisca il diritto alla normalità”.
Per promuovere la piena integrazione sociale, qualche anno fa la Regione Marche ha avviato due Centri regionali per l’ autismo nell’età evolutiva e in quella adulta.
L’appello per maggiori investimenti nei confronti dei disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva arriva della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia).
“Gli elevati costi delle terapie – si legge nella nota dell’Istituto Serafico di Assisi – mettono letteralmente in ginocchio le famiglie. Si stima che per assistere i propri bimbi, spendano in media tra i 1000 e i 2000 euro al mese, per tutta la vita. Purtroppo non tutte le Aziende Sanitarie offrono sostegno e anche quando il servizio è previsto, le liste d’attesa lunghissime non consentono di intervenire precocemente”.
A sostegno della ricerca torna anche quest’anno la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #sfidAutismo19 della Fondazione Italiana Autismo (FIA) in corso fino al 14 aprile. Inoltre, la Rai sosterrà insieme a Fia la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, una campagna di sensibilizzazione, di informazione e di raccolta fondi televisiva e radiofonica che permetterà di raggiungere nuovi obiettivi nella lotta all’autismo.