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Comparto termale da record in Italia, 4 mila strutture e 2,6 miliardi di introito
Italia? Paese di terme. A confermarlo è lo studio di Federterme sull’economia del settore termale elaborata sui dati del 2017 del Global Wellness Institute secondo cui tra i primi dieci paesi europei per fatturato delle Spa c’è l’Italia, con le 4 mila aziende e un introito di 2,6 miliardi di euro. Il rapporto, illustrato dal professor Nicola Quirino, docente di Economia sanitaria presso la Luiss Guido Carli, specifica inoltre che a fronte delle 46 mila terme europee sono ben 150 mila le strutture presenti nel mondo. Prima dell’Italia inoltre si collocano Germania e Francia. Il tasso medio annuo di crescita a livello europeo è molto positivo (6% dal 2007 al 2017). Secondo un team di esperti internazionali, le Spa sono visitate perché si cerca relax e svago (28%), per rimettersi in forma (19%), per le cure mediche (17%) e per i trattamenti estetici (16%) come riferiscono i dati elaborati da Spa Creators.
Non è così sorprendente che il comparto termale italiano ottenga da secoli grandi risultati. Un successo questo consolidatosi negli anni e che affonda le sue radici in tempi antichissimi. Le terme erano i salotti dei greci e dei romani, e oggi, nell’età moderna, diversi studi autorevoli confermano i numerosi benefici che ne derivano. In particolare, questi trattamenti sono consigliati per la cura delle malattie dell’apparato respiratorioma anche, in generale, per la loro azione antinfiammatoria. Basti pensare che l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la medicina termale nei propri obiettivi fino al 2025. A supporto di questo ulteriore riconoscimento c’è Si tratta dello studio Hydroglobe, presentato nel marzo del 2014 al Ministero della Salute: una vera e propria indagine supportata da interviste e questionari e realizzata su un campione di 2700 strutture termali, con la partecipazione di esperti e strutture di 10 nazioni.
Gli esperti e le strutture coinvolte: Russia (1300 stabilimenti), Italia (400), Cina (300), Francia (250), Romania (130), Ungheria e Polonia (120), Tunisia (70), Portogallo (50), Cuba (30). I risultati di questo progetto Forst-Femtec, realizzato in collaborazione con Ismh e Oms, hanno tracciato una fotografia fedele della realtà Idroterapia/medicina termale sotto diversi punti di vista, quali ad esempio i suoi livelli di uso, le tecniche, le patologie trattate, la formazione del personale, i quadri normativi di ogni singolo paese. L’idroterapia, medicina dalla storia millenaria, consiste in pratica nell’uso dell’acqua a differenti condizioni fisiche e con differenti composizioni chimiche, mediante l’applicazione di varie metodologie per curare e prevenire problemi di salute nonché per mantenersi in buona salute.