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Scottature della pelle e alimentazione
Abbronzatura a tavola, alcuni cibi favoriscono le scottature della pelle
Dimmi cosa mangi e ti dirò se ti abbronzerai. Non ci si discosta dal vero se si associa l’alimentazione ai gradi di tintarella e a confermarlo sono una serie di cibi che potrebbero facilitare le scottature. Si tratta del lime, di alcune varietà di carote, del sedano e dell’aneto. Sono infatti questi alcuni degli alimenti che possono facilitare le scottature, in quanto contengono la furanocumarina, sostanza chimica naturale che rende la pelle più sensibile ai raggi ‘cattivi’ del sole. Le furanocumarine sono di diversi tipi: ossipeucedanina (presente nella buccia dei frutti di bergamotto e limone); biacangelicina (presente nella buccia dei frutti di bergamotto e limone); biacangelicolo (presente nella buccia dei frutti di limone e lime); bergaptene (presente nella buccia dei frutti di bergamotto); psoralene; bergamottina (presente nella buccia dei frutti di bergamotto e pompelmo) e trimetilpsoralene. A sottolineare questo legame intrinseco è il dermatologo dell’Università di Alberta Robert Gniadecki, anche membro del Cancer Research Institute of Northern Alberta, che in un articolo pubblicato su ‘Folio’, spiega come la gran parte delle persone è a conoscenza dei danni di una insolazione o delle scottature, “ma pochi – precisa – sanno che esistono alimenti che aumentano la sensibilità ai raggi UV”. Ad esempio negli Stati Uniti d’America è conosciuta la ‘scottatura da Margarita’, quando il lime contenuto nel famoso cocktail entra in contatto con la pelle può reagire con i raggi solari e causare una fitofotodermatite.
L’esperto mette in guardia anche dai prodotti solari che si usano per proteggersi: “Vanno evitati – consiglia – filtri solari che contengono oxybenzone, un composto organico che però può essere dannoso per la salute quando assorbito attraverso la pelle, e ovviamente rimedi casalinghi per curare le scottature: potrebbero rivelarsi dannosi e peggiorare la situazione”.
Altri cibi invece aiutano ad abbronzarsi meglio consentendo una colorazione della pelle compatta e perfetta essendo ricchi di acqua, sali minerali e vitamine. Questo lo sottolinea invece la Coldiretti fornendo per ciascun alimento citato il quantitativo di vitamina A (il valore è espresso in microgrammi di vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni in 100 grammi di prodotto edibile): carote (1.200 microgrammi di vitamina A); radicchi (500-600 microgrammi di vitamina A); albicocche (350-500 microgrammi di vitamina A); cicorie e lattughe (220-260 microgrammi di vitamina A); meloni (200 microgrammi di vitamina A); sedano (200 microgrammi di vitamina A); peperoni (100-150 microgrammi di vitamina A); pomodori (50-100 microgrammi di vitamina A); pesche (100 microgrammi di vitamina A); cocomeri, fragole e ciliegie (microgrammi di vitamina A). Inoltre, anche l’utilizzo di condimenti come l’olio extravergine di oliva crudo può aiutare la pelle a difendersi dai danni dei raggi solari, poiché è ricco di polifenoli, sostanze dalle spiccate proprietà antiossidanti.
In alcuni casi però l’alimentazione non arriva e subentra l’impiego di integratori alimentari che hanno lo stesso scopo dei cibi fin qui elencati. Sul mercato infatti c’è una enorme quantità di prodotti utili, dagli integratori idrosalini, fino a quelli ricchi di antiossidanti e vitamine necessari per aiutare la pelle a difendersi dai raggi UV. Per quest’ultimo tipo di integratori si consiglia di avviarne l’assunzione almeno un paio di mesi prima della stagione estiva e dunque dell’esposizione al sole, per poi continuare per l’intero periodo estivo fino al termine delle vacanze al mare. Gli integratori idrosalini, invece, possono essere assunti direttamente al momento del bisogno.