Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Coronavirus: il punto a 50 giorni dall’inizio dell’epidemia
Secondo l’ultimo bollettino del nuovo Coronavirus, l’infezione responsabile dell’epidemia di polmonite che ha avuto origine nella citta’ di Wuhan nella provincia di Hubei in Cina, sale a oltre 40.000 il numero dei contagi e 910 le vittime. Il numero delle infezioni quotidiane in Cina si sta stabilizzarlo. A riferlo l’Oms che ha inviato un gruppo di esperti internazionali in loco per coordinare gli aiuti. “Stiamo registrando un periodo di stabilità di quattro giorni, in cui il numero di casi segnalati non è aumentato – ha dichiarato Michael Ryan, Responsabile del programma di emergenza sanitaria dell’Organizzazione – Questa è una buona notizia e potrebbe riflettere l’impatto delle misure di controllo che sono state messe in atto”.
Al di fuori della Cina, proseguono le misure di controllo secondo le direttive dell’OMS per bloccare l’espansione del nuovo Coronavirus. Tra I Paesi che hanno avviato le procedure c’è il Regno Unito. Le autorita’ britanniche dopo aver rilevato quattro possibili casi di contaggio, hanno dichiarato che p l’epidemia è “una minaccia grave e imminente”. A tal proposito il ministro della Sanita’ britannico Matt Hancock ha preannunciato che saranno attivate ulteriori misure per “garantire che il pubblico sia protetto dalla trasmissione di questo virus”.
Quando ha avuto inizio l’epidemia scoppiata in Cina nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, che ha coinvolto il mondo intero?
Era il 31 dicembre del 2019 quando la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo conornavirus come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
La maggior parte dei casi si sono verificati nella città di Wuhan, alcuni in altre città della Cina con storia di viaggi a Wuhan.
L’OMS dichiara emergenza sanitaria internazionale e invita tutti I Paesi del mondo ad adottare mirure di controllo e preventive al fine di bloccare l’epidemia.
In Italia ad oggi sono 3 i casi di contagio confermati tra i quali un ricercatore italiano rientrato da Wuhan la scorsa settimana insieme a altri 55 connazionali. Il giovane dopo essere risultato positivo al test del nuovo Coronavirus è stato trasferito in isolamento all’Istituto Spallanzani di Roma. Ad oggi è in buone condizioni “Sto bene, mi sento tranquillo al momento nessun disagio particolare”. Le parole del ricercatore italiano
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono stati ricoverati in isolamento dal 29 gennaio.
“In Italia non c’è circolazione locale del virus. I tre casi vengono dalla Cina”. Lo ha dichiarato Giuseppe Ippolito, direttore scintifico dell’ospedale romano. L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sulle condizioni di salute dei pazienti ricoverati e sui test dei contatti monitorati.
È stato previsto il rientro, con un aereo dell’aeronautica militare, del 17enne rimasto in Cina con sintomi influenzali ma risultato negativo al test del nuovo Coronavirus. Ad annunciarlo il Ministro degli esteri Luigi di Maio.”Abbiamo avuto una riunione con il ministero della Salute e le unità di crisi della Farnesina – ha detto – e abbiamo deciso che un velivolo dell’aeronautica militare andrà a riprendere Niccolò in Cina e lo riporterà qui”. Lo studente di 17 anni a causa della febbre non è potuto salire sul volo messo a disposizione dalle autorità britanniche con cui erano stati evacuati diversi cittadini europei, italiani compresi.
Quali sono le misure di prevenzione e di controllo attivate in Italia?
Nel nostro Paese è attiva una sul nuovo coronavirus (2019-nCoV) e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della Task force ministeriale.
Dal 30 gennaio scorso, con un’ordinanza ministeriale, sono stati bloccati per 90 giorni tutti i voli da e per la Cina. Il Governo Italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza e stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l’emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli. (fonte: www.salute.gov.it).