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Mancini o colpevoli? Dalle leggende alla scienza, la verità sulla mano del diavolo
Orgoglio e pregiudizio. Essere mancini è tanto l’uno quanto l’altro. Una condizione combattuta e dibattuta che oggi interessa il 13% della popolazione mondiale, una minoranza. Nonostante la bassa percentuale, i mancini hanno una storia alle spalle che sfiora il sacro e il profano, che tocca diverse leggende popolari e che in qualche modo si avvicina a una dimensione sopraterrena, si pensi alla teoria del maligno e della mano del diavolo tanto “limitata” nell’utilizzo dal cristianesimo. Per gli altri, ovvero quelli che scrivono con la destra, i mancini guardano il mondo al contrario, sono l’altra faccia della medaglia, quella stessa che non sempre è stata accettata per sua natura ma che oggi gode di una propria giornata mondiale che si celebra annualmente il 13 agosto.
Nata nel 1992 ad opera del Lefthanders International Club, la festa è diventata negli anni l’occasione per condividere pregi e difetti dell’uso della mano sinistra da parte di quel 13% della popolazione mondiale che la preferisce. I mancini hanno fatto la storia delle arti, del cinema, della moda, insomma “sono ovunque”. Angelina Jolie, Robert De Niro, Julia Roberts, Phill Collins, Lady Gaga e Tom Cruise, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama. E ancora, abbandonando i tempi moderni e viaggiando nella storia, emerge che anche Giulio Cesare, Carlo Magno, Leonardo da Vinci scrivevano (e conducevano) con la mano sinistra. Per arrivare, in tempi più recenti, ad altri personaggi del calibro di Napoleone, Albert Einstein e Wolfgang Amadeus Mozart.
Quali sono le origini del mancinismo? Alla base di tutto c’è l’ipotesi “vestibolo-monoaminergica”, che guarda alla posizione del feto nel grembo materno nel corso degli ultimi tre mesi di gestazione. Un feto normalmente posizionato rivolge l’orecchio destro verso l’esterno della pancia della madre; in questa posizione l’orecchio destro, e di conseguenza l’emisfero sinistro, verrebbero maggiormente stimolati dai suoni ambientali circostanti rispetto all’orecchio sinistro (emisfero destro). Nel caso in cui il feto sia posizionato sul lato opposto, ad essere maggiormente stimolati sarebbero l’orecchio sinistro e dunque l’emisfero destro. Una seconda teoria nota è quella di Geschwind e Galaburda, che indica negli anomali livelli di testosterone spesso molto alti nei mancini la causa dell’inversione della dominanza emisferica.
Ciò che è certo è che il mancinismo è ereditario: nel 2007 un team di ricercatori di Oxford, nel corso di uno studio sulla dislessia, ha scoperto che il gene LRRTM1 situato sul cromosoma 2 ha un ruolo determinante nello sviluppo del mancinismo. Un’altra ricerca delle Università britanniche di Oxford e St. Andrews ha invece identificato una serie di geni che determina il mancinismo di una persona, e più in generale l’asimmetria anatomo-funzionale del corpo calloso.
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