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Nuove misure anti-Covid festività natalizie: è la decisione definitiva?
A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, il 18 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge che ha introdotto le misure urgenti anti covid per il periodo delle festività natalizie per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus Sars-Cov2.
Il provvedimento, in vigore dal 19 dicembre, prevede il via libera a raggiungere le seconde case durante i giorni di festa, dal 24 dicembre al 6 gennaio, se queste si trovano all’interno della stessa regione. È stata stabilita una zona Rossa nazionale per i giorni festivi e pre-festivi e una arancione per gli altri giorni. Zona Rossa: saranno vietati gli spostamenti tra regioni nei giorni festivi e pre-festivi: 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio”. È consentito uscire di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute muniti di autocertificazione. La novità annunciata è che dalle 5 alle 22 è consentito ricevere a casa fino a 2 persone non conviventi. “È una misura pensata per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”. Ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto-legge con le misure urgenti per le festività natalizie e di Capodanno. È consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto ma solo in forma individuale. I luoghi di culto saranno aperti fino alle ore 22. Chiusi i centri estetici, bar e ristoranti, tranne asporto e consegne a domicilio fino alle ore 22, mentre possono restare aperti i supermercati, negozi alimentari di prima necessità, farmacie e para farmacie, parrucchieri, barbieri e tabaccherie.
Zona arancione nazionale per i giorni 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio dove sarà possibile spostarsi esclusivamente all’interno del proprio comune, fino a 5000 abitanti per un raggio di 30 km ma non capoluoghi di provincia, senza giustificarne il motivo. Anche in questi giorni confermata la chiusura di bar e ristoranti tranne per le consegne a domicilio e asporto fino alle ore 22. Ok all’apertura dei negozi fino alle 21. La presentazione dei contenuti del decreto-legge, avvenuta il 18 dicembre, da parte del premier Giuseppe Conte è stata preceduta da un preambolo che spiega il motivo di un ulteriore provvedimento dopo l’ultimo Dpcm.
“Il sistema a zone ha funzionato tant’è che abbiamo riportato sotto controllo la curva del contagio grazie alla responsabilità dei cittadini – ha detto Conte – Questo ci ha permesso di evitare il lockdown generalizzato. Quando siamo partiti con il metodo a zone l’RT era a 1.7 e siamo riusciti a portarlo a 0.86 tanto che nei prossimi giorni tutte le regioni potrebbero diventare zona gialla. La situazione però rimane difficile anche in tutta Europa. Il virus si lascia piegare ma non sconfiggere, e anche in nostri esperti c’è forte preoccupazione che la curva possa subire un’impennata nel periodo natalizio. Dobbiamo intervenire con un regime di misure che sono necessarie per affrontare le festività per cautelarci al meglio anche in vista della ripresa delle attività a gennaio”. “Il decreto-legge e non un Dpcm – ha specificato Conte – è un punto di equilibrio tra la stretta e le deroghe necessarie”.