Questo sito Web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Donare organi e tessuti, il Nord è più generoso del Sud
Ciascun cittadino può salvare delle vite acconsentendo alla donazione di organi e tessuti, di fatto espressione di reciprocità e solidarietà. Sono diversi i modi per diventare donatore, uno di questi è dare il proprio consenso nel momento in cui si rinnova la carta d’identità. Proprio sulla base di questa operazione, e calcolando le risposte dei cittadini italiani, anche quest’anno il Rapporto del Centro nazionale trapianti ha fotografato le dichiarazioni di volontà sulla donazione registrate nel corso dell’ultimo anno nei Comuni italiani che raccolgono complessivamente 1.730.904 dichiarazioni di volontà in calo del 32% circa rispetto al 2019, a causa del lockdown dello scorso aprile che ha determinato un forte rallentamento delle attività nelle amministrazioni locali nel rilascio delle carte d’identità e delle volontà registrate.
Stando a questa classifica, la città che “dona di più”, con un tasso di consenso dell’80%, è Sassari, in Sardegna. A seguire, tra i centri con più di 100 mila abitanti, troviamo Livorno e Trento. Diciottesima posizione per Milano, ventisettesima per la Capitale. Fanalino di coda il Sud con in testa Foggia, seguita in negativo da Catania, Reggio Calabria, Napoli e Palermo. Presto fatto, il tutto si riduce dunque a un ennesimo braccio di ferro tra Nord e Sud che giudica in positivo la Provincia autonoma di Trento, la Valle d’Aosta, la Sardegna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, e che vede Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Puglia e Sicilia conquistare le ultime posizioni.
Procedendo ancora per Comuni, tra i medio-grandi (tra i 30 e i 100mila abitanti), al primo posto è Merano (Bolzano) davanti a Nuoro e Pomigliano d’Arco, a Napoli. Meno generoso invece è Manfredonia, nel Foggiano. Tra i Comuni medio-piccoli (tra i 5 e i 30mila abitanti), in vetta c’è Primiero San Martino di Castrozza (Trento), ultimo invece Qualiano, nel Napoletano. Nei centri con meno di 5 mila abitanti Ustica (Palermo) conquista la prima posizione, tra le ultime invece Saludecio, nel Riminese.
Diventare donatori è semplice. Ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte attraverso una delle seguenti modalità: firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento, presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità, compilando il tesserino blu del Ministero della Salute o una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario conservare questa tessera tra i propri documenti personali, compilando l’atto olografo della Associazioni Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO), riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma; anche in questo caso è necessario custodire questa dichiarazione tra i propri documenti personali.