Un dolore che abbraccia tutta Italia, è morta Raffaella Carrà

E’ morta Raffaella Carrà. Showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e amica di tutti noi. sì perché Raffaella, così l’hanno chiamata per oltre mezzo secolo gli italiani, è l’amica di tutti noi, la ragazza di Bellaria che ha portato scompiglio nei salotti buoni mostrando l’ombelico e l’artista estrosa che da un giorno all’altro ha deciso di traslocare in Spagna per poi tornare nella sua amata terra. Era nata a Bologna il 18 giugno 1943, in piena seconda guerra mondiale. Sin da ragazzina aveva calpestato il palcoscenico debuttando in televisione nel 1961 in “Tempo di danza”, al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale del 1965 “Scaramouche”. Più tardi, nel 1970 approdò a “Canzonissima”, diventando nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero. L’annuncio della morte è stato dato dall’amore della sua vita ed ex compagno Sergio Iapino.

“Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Iapino ha dato il triste annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

Pronto Raffaella! Una risata travolgente, una sensualità naturale, e un carisma che ha divertito milioni di italiani (e non solo) anche quando ha portato scompiglio nei salotti buoni del Belpaese mostrando l’ombelico.  Oggi salutiamo una di noi, una nostra cara amica, una icona che ci ha aiutati a non vergognarci di ciò che siamo. Oggi diamo il nostro ultimo saluto a “Raffaella”, e non alla “Carrà”, il caschetto biondo che ha accorciato le distanze con le sue carrambate e che ha acceso “milleluci” nelle case di tutti noi. Il suo caschetto biondo è diventato un vero e proprio simbolo, sensualità naturale, caparbietà, massima professionalità. Sono questi gli ingredienti che hanno fatto della Carrà un personaggio unico e inimitabile.

Capace di reinventarsi, con creatività, leggerezza ed eterna curiosità, ma anche di commuoversi ed empatizzare con il pubblico, Raffaella è riuscita a tenere testa ai grandi padri del piccolo schermo in bianco e nero: Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese.

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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