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Covid-19, nuove norme da seguire per chi va in Chiesa
Nuova stagione, regole diverse. Dopo il progressivo cambio di direzione sul fronte Green Pass e a seguito dello stop alle mascherine in quasi tutti gli ambiti, dai pubblici esercizi ai cinema e teatri, anche i vescovi italiani – così come era avvenuto con l’insorgere della pandemia – hanno fornito ai fedeli una serie di indicazioni. Il nuovo vademecum, se così può essere definito, è contenuto nella Lettera inviata dalla presidenza della Cei (Conferenza episcopale italiana) ai vescovi, contenente alcuni consigli e suggerimenti anche alla luce del nuovo quadro già definito dal Governo.
Pertanto a coloro che presentano sintomi influenzali è richiesto di non partecipare alle celebrazioni, lo stesso a chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Sars-Cov-2. In relazione all’utilizzo delle mascherine: in occasione delle celebrazioni non è obbligatorio ma è raccomandato; igienizzazione: si continuerà a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto. È possibile tornare a usare nuovamente le acquasantiere, così come potranno essere programmate e svolte le processioni offertoriali. Riguardo alla distribuzione della Comunione: si consiglia ai Ministri di indossare la mascherina e di igienizzare le mani prima di distribuire le ostie; infine, le unzioni: nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei malati si possono effettuarle senza l’ausilio di strumenti.
Intanto, se a livello normativo cambiano le regole, l’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale continua a salire: 310 ogni 100.000 abitanti (rispetto al periodo che va dal 10 al 16 giugno) contro 222 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid scende invece al 1,9% rispetto al 2,0% del 9 giugno. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale ha subito in lieve incremento, 6,7%. Nella giornata di giovedì solo in Italia si sono registrati 36.573 nuovi casi e 64 morti. Le persone in terapia intensiva sono 192 (+3), quelle nei reparti ordinari 4.303 (+85). Tasso positività al 18,7%.
A questo proposito lasciano ben sperare le notizie che arrivano sul fronte della campagna vaccinale: una nuova versione del vaccino Moderna, pensata per essere utilizzata come dose booster, è risultata “particolarmente efficace” contro la variante Omicron. A confermarlo è stata la stessa azienda farmaceutica specificando che il vaccino è stato aggiornato unendo il farmaco prodotto originariamente da Moderna a una formulazione nuova, pensata appositamente per agire contro la variante che, dallo scorso inverno, ha soppiantato gli altri ceppi del virus.