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Innovazione chirurgica, al Sant’Andrea di Roma un intervento per neoplasia polmonare infiltrante l’aorta
L’ospedale Sant’Andrea – Sapienza di Roma si conferma tra le eccellenze della sanità italiana. L’ultimo risultato è stato ampiamente raggiunto dal team di Chirurgia toracica che, lo scorso 11 aprile, ha praticato un delicato intervento di ricostruzione dell’arco aortico tramite un innovativo approccio chirurgico. Come informa l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, una donna di 58 anni è stata sottoposta ad un importante trattamento chirurgico che ha consentito una completa e corretta asportazione del tumore polmonare sinistro che invadeva l’arco aortico, il tratto di aorta che segue l’aorta ascendente e che precede l’aorta discendente, con relativa sostituzione parziale del vaso con una protesi sintetica senza ricorrere all’arresto del muscolo cardiaco, ma in assistenza di circolo a cuore battente.
La paziente, dimessa in buone condizione generali, è tornata a casa per proseguire il percorso oncologico post-operatorio. Generalmente le neoplasie polmonari infiltranti l’aorta sono considerate non suscettibili di trattamento chirurgico. “Una straordinaria operazione – commenta la Direttrice Generale del Sant’Andrea, Daniela Donetti – che conferma la Chirurgia Toracica del nostro Ospedale non solo come la prima in Italia per numero di interventi per tumore al polmone alla luce gli ultimi dati del Programma Nazionale Esiti dell’Agenas, ma anche una delle strutture più all’avanguardia per tipologia di casistica operatoria.”
Sulla base dei dati forniti dall’Airc e le stime AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) nel 2020 sono state registrate 40.800 nuove diagnosi di tumore del polmone (27.500 negli uomini e 13.300 nelle donne), che rappresentano il 14,1% di tutte le diagnosi di tumore negli uomini e il 7,3% nelle donne. Negli ultimi anni si è osservata una moderata diminuzione dell’incidenza (numero di nuovi casi in un determinato periodo, per esempio un anno) negli uomini, ma un aumento significativo nelle donne: la spiegazione di queste variazioni è l’abitudine al fumo, che è calata nella popolazione maschile ed è invece aumentata in quella femminile. In base agli attuali numeri, nel corso della vita un uomo su 10 e una donna su 35 possono sviluppare un tumore del polmone, mentre un uomo su 11 e una donna su 45 rischiano di morire a causa della malattia. Il tumore del polmone è una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati, Italia compresa. In particolare, nel nostro Paese, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne, con quasi 34.000 morti in un anno.