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Dall’Europa l’ok al vaccino per over 60 contro il virus sinciziale
Si tratta di un virus molto diffuso e contagioso che, come il virus dell’influenza, provoca epidemie annuali. Considerata la sua gravità, l’Unione Europea ha autorizzato il primo vaccino contro questo virus in riferimento agli adulti, a partire dal compimento del sessantesimo anno. Come riferisce la Commissione in una nota diffusa, questa decisione segna un passo importante ed era molto alla luce dell’incremento delle infezioni da Rsv nell’UE lo scorso inverno. Il vaccino Arexvy, autorizzato in tutta l’Unione europea, potenzierà nettamente la risposta immunitaria al virus. L’autorizzazione segue una valutazione rigorosa nell’ambito del meccanismo di valutazione accelerata dell’Ema.
“Questo – ha commentato Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare – è il primo vaccino autorizzato contro l’Rsv e speriamo che prevenga alcuni dei problemi riscontrati lo scorso inverno. La pandemia di Covid ha lasciato emergere la necessità di un’azione decisiva per preparare meglio l’Ue alle minacce sanitarie emergenti, questo è un principio fondamentale della forte Unione europea della salute che stiamo costruendo. Alla luce della minaccia rappresentata dall’Rsv, oggi abbiamo autorizzato in via prioritaria il primo vaccino per proteggere i cittadini più anziani dell’Ue – da un’importante minaccia per la salute. Incoraggio ora gli Stati membri a muoversi rapidamente su questa autorizzazione e definire strategie nazionali di vaccinazione in modo che le persone più a rischio possano accedervi nei prossimi mesi prima della prossima stagione autunnale”.
Il periodo di maggiore contagiosità è compreso tra novembre e aprile, con un picco nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Il periodo di incubazione, ovvero il tempo che intercorre tra l’esposizione e i sintomi, è di circa quattro-sei giorni. Lo scorso gennaio in Italia e in altri paesi europei si era diffuso l’allarme del virus respiratorio sinciziale (Rsv) in riferimento ai bambini sotto i due anni. In relazione agli anziani invece si è parlato di sintomi respiratori simili a quelli dovuti a un comune virus dell’influenza.
Il VRS si diffonde da persona a persona. L’infezione si contrae attraverso le mucose di naso, bocca e occhi. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, rilascia in aria delle particelle che contengono il virus. Se si è abbastanza vicini tali particelle possono essere inalate, oppure si possono depositare sulla bocca, sul naso o sugli occhi. Si può contrarre l’infezione anche toccando con le mani secrezioni nasali o buccali infette e quindi strofinandosi con le mani occhi o naso. Il VRS può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.