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Sangue e plasma, la popolazione invecchia e non fornisce donatori a sufficienza
Un semplice gesto straordinario che può cambiare la vita. È partita ufficialmente la campagna nazionale “Dona vita, dona sangue” per la donazione di sangue e plasma, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue, insieme ad altri partner istituzionali, associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue. “Dopo la pandemia – ha detto il Ministro Orazio Schillaci presentando la campagna – abbiamo riscontrato una serie di criticità nella donazione di sangue in Italia. Negli anni è diminuito il totale delle donazioni e c’è stata una flessione soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. Solo il 2,7% degli italiani dona il sangue e per questo vogliamo sensibilizzare i cittadini alla donazione: un gesto straordinario gratuito, indolore e sicuro che può salvare 1.800 vite al giorno”.
Ogni 11 secondi un paziente necessita di una trasfusione. Annualmente nel nostro paese si effettuano circa 3 milioni di trasfusioni. Per salvare una vita ci vogliono 10 sacche di sangue, 40 per un trapianto di fegato, mentre un talassemico può avere bisogno anche di 50 sacche all’anno. Produrre i farmaci contro l’emofilia comporta la disponibilità di 1.200 sacche di plasma. Donando sangue si possono salvare 1.800 persone al giorno, ma la popolazione dei donatori invecchia, e non si assiste a un congruo ricambio generazionale. Mercoledì 14 giugno in Italia si è celebrata la Giornata del donatore di sangue. In questa occasione sono stati resi noti i dati dell’Organizzazione mondiale della salute secondo cui nel mondo ogni anno sono 118,5 milioni le donazioni di sangue ma il 40% è raccolto dai Paesi ad alto reddito, che ospitano solo il 16% della popolazione con un tasso di donazioni pari a 31,5 ogni 1000 persone.
Testimonial dell’iniziativa ministeriale, il cui spot sarà trasmesso anche sulle reti Rai e nel metaverso, è l’attrice Carolina Crescentini. Oltre alle attività di comunicazione e sensibilizzazione che troveranno spazio sulla carta stampata e nei canali social del Ministero della salute e del CNS, la campagna prevede molteplici iniziative culturali, sportive informative e giornate di raccolta del sangue coordinate dal Ministero della Salute e promosse con partner istituzionali: Centro Nazionale Sangue, IGESAN (Ispettorato Generale della Sanità Militare), CRUL (Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio), ANCI e FNOMCeO. Sono state coinvolte anche le associazioni e le federazioni di donatori volontari di sangue: AVIS, CRI, FIDAS, FRATRES e DONATORI NATI, costantemente impegnate sul territorio e nelle attività di sensibilizzazione soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione.
Gli eventi sul territorio vedranno la partecipazione di altri testimonial che hanno aderito alla campagna come il karateka Luigi Busà, Medaglia d’Oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, il pugile Roberto Cammarelle, Medaglia d’Oro ai Giochi Olimpici di Pechino 20008 e Clara cantante e attrice.