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Arriva il rivoluzionario gel ecografico: è stato brevettato a Pisa
Dall’Università di Pisa arriva una novità per le neomamme. Si tratta del gel ecografico antibatterico, antivirale e antifunghicida, nuova scoperta sviluppata da Claudio Bandini, laureato in scienze biologiche molecolari e in medicina e chirurgia e allievo della scuola di specializzazione in radiodiagnostica dell’Ateneo pisano diretta da Emanuele Neri. Il brevetto è stato presentato pubblicamente al Forum mondiale per la medicina di Dusseldorf. Si tratta di un importante passo avanti in campo diagnostico ed interventistico ecografico.
Il gel ecografico si distingue per la sua formulazione innovativa e brevettata poiché antibatterica, antivirale (denaturante anche il Sars-CoV2, ben noto per la pandemia) e antifungina: questo assume un’importanza cruciale considerando che le procedure ecografiche sono direttamente correlate a un aumento considerevole dei rischi di infezione trasmesse tramite la sonda.
“Grazie a questa innovazione, presto lavoreremo alla formulazione di linee guida europee per la pratica ecografica”, fa sapere il professore Neri che coordina il dipartimento di Qualità, sicurezza e standard in diagnostica per immagini della Società Europea di Radiologia.
Il gel ha una duplice funzione: da un lato favorisce l’accoppiamento tra la sonda e la pelle e contribuisce ad aumentare la conduttività attraverso il derma e i tessuti sottostanti. In sostanza grazie al gel gli ultrasuoni possono essere trasmessi in modo efficace, anche perché esso neutralizza la resistenza che l’aria oppone alla loro propagazione. Come noto, infatti, l’aria è un cattivo conduttore per le onde meccaniche sonore. Per poter contare su un’ecografia in grado di offrire un’immagine che possa essere letta e interpretata con la massima chiarezza, dunque, c’è bisogno di annullare la resistenza opposta dall’aria alla propagazione degli ultrasuoni: il che è possibile proprio grazie al gel.