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Giornata contro il cancro, quello più temibile resta il cancro al polmone
Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Arrivata alla ventitreesima edizione, la Giornata rappresenta una preziosa occasione per riflettere su cosa Istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro. “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il gap sulla cura – Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro) è il tema della campagna 2022-2024 teso a riportare l’attenzione sull’importanza della comprensione e del riconoscimento delle disuguaglianze nella cura del cancro in tutto il mondo.
“Il cancro – commenta il Ministro della Salute Orazio Schillaci – è una patologia prevenibile e curabile. Stiamo predisponendo iniziative per potenziare la promozione degli screening oncologici e al contempo incentivare corretti stili di vita per ridurre i fattori di rischio. La prevenzione è fondamentale e per questo vogliamo diffondere un forte messaggio di promozione della salute a tutta la popolazione e in particolare ai giovani, a partire dalle scuole elementari”.
Il più temibile. Il Global Cancer Observatory fa sapere che 10 tipi di cancro rappresentano complessivamente circa i due terzi dei nuovi casi e decessi registrati a livello globale per il 2022. Il più spaventoso è quello al polmone, tumore più diffuso a livello mondiale con 2,5 milioni di nuovi casi, pari al 12,4% del totale. Segue il cancro al seno femminile (2,3 milioni di casi, 11,6%) e poi il cancro del colon-retto (1,9 milioni di casi, 9,6%), il cancro alla prostata (1,5 milioni di casi, 7,3%) e quello allo stomaco (970mila casi, 4,9%).
I numeri più recenti. Solo nel corso del 2022 – nonostante gli importanti passi avanti della ricerca scientifica e della robotica – nel mondo si sono registrati 20 milioni di nuovi casi di cancro e 9,7 milioni di decessi dovuti a questa patologia. Inoltre, aumenta l’impatto dei tumori a livello globale, ma anche il numero dei “sopravvissuti”: si stima infatti che le persone che vivono entro 5 anni dalla diagnosi siano 53,5 milioni. Una persona su 5 sviluppa un cancro nel corso della sua vita, circa un uomo su 9 e una donna su 12 muoiono a causa della malattia. Sono questi i dati forniti dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc). Recentemente l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha diffuso i risultati di uno studio coordinato in 115 Paesi, da cui emerge come la maggior parte di questi non finanzino adeguatamente i servizi prioritari oncologici e di cure palliative, come parte della copertura sanitaria universale (Uhc).