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Sistema sanitario nazionale, arrivano le pagelle per le Regioni
Con la fine dell’anno scolastico e degli esami di maturità gli studenti non sono gli unici ad essere valutati, anzi. In queste ore il Ministero della Salute ha reso pubblici i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) riferiti al 2022 attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG). Complessivamente, hanno raggiunto un punteggio superiore a 60 (dunque, la sufficienza) in tutte le macro-aree le Regioni Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata. La Valle d’Aosta presenta un punteggio inferiore alla soglia in tutte e tre le macro-aree le Regioni Calabria, Sicilia e Sardegna registrano un punteggio sotto soglia nell’area della prevenzione e nell’area distrettuale; la Provincia autonoma di Bolzano, l’Abruzzo ed il Molise presentano un punteggio sotto soglia per l’area della prevenzione; per la Regione Campania il punteggio sotto soglia è riferito all’area distrettuale.
Dalle vaccinazioni alle cure ospedaliere, passando per i tempi di attesa, il sistema misura 88 indicatori, attribuendo a ciascuno un punteggio che varia da 0 a 100, in cui 60 rappresenta la soglia di sufficienza. Il monitoraggio registra comunque miglioramenti nel sistema ospedaliero.
Nello specifico, come si apprende dal Report pubblicato, nelle singole aree, sul fronte della prevenzione, gli indicatori relativi alle coperture vaccinali nei bambini non presentano valori ottimali nella maggior parte delle Regioni (può aver inciso il passaggio alla fonte informativa Anagrafe Vaccinale Nazionale – AVN). L’indicatore relativo ai controlli sugli animali risulta superiore alla soglia di sufficienza in pressoché tutte le Regioni e in miglioramento rispetto all’anno precedente. L’indicatore relativo alla copertura delle attività di controllo degli alimenti risulta critico in Campania e Valle d’Aosta e in peggioramento rispetto all’anno precedente in diverse Regioni. L’indicatore sintetico sugli stili di vita risulta critico nella parte meridionale dell’Italia e mediamente in lieve peggioramento rispetto all’anno 2021. Gli indicatori di copertura degli screening oncologici restano stabili, sui valori di copertura già registrati nelle annualità precedenti (mediamente inferiori al 50%), con un’alta variabilità interregionale e situazioni di maggiore criticità in tutte e tre le campagne nelle Regioni del Centro-Sud. Nella macro-area distrettuale, l’indicatore del tasso di ricoveri prevenibili per complicanze per diabete, BPCO e scompenso cardiaco ha un punteggio positivo in tutte le Regioni, proxy della capacità del sistema sanitario di cogliere in maniera appropriata i bisogni sanitari e della corretta presa in carico dei pazienti cronici.
E ancora. I tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali, misurati attraverso la quota di prestazioni ambulatoriali garantite entro i tempi previsti dal Piano Nazionale Governo Liste di attesa (PNGLA) 2019-2021 per la classe di priorità B, peggiorano in 11 Regioni, ma occorre precisare che nell’attribuzione del punteggio finale influisce il criterio di validità del dato. L’indicatore relativo al consumo di farmaci antibiotici risulta in aumento in tutte le Regioni. I valori più alti nel 2022 si registrano in Campania e Abruzzo. Per quanto riguarda l’assistenza agli anziani non autosufficienti in strutture residenziali, si osserva una tendenza al miglioramento rispetto all’anno 2021 in quasi tutte le Regioni: si segnalano valori dell’indicatore molto diversi tra le Regioni, con un gradiente geografico Nord-Sud e valori critici in particolare in Campania e in Basilicata. In merito alla presa in carico della Rete di cure palliative, l’indicatore sul numero di deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative sul numero totale di deceduti per tumore registra, nel 2022, un generale miglioramento nel valore medio, che era rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi anni: si evidenzia, tuttavia, che solo 8 Regioni hanno ottenuto punteggi al di sopra della soglia di sufficienza dell’indicatore.
l Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), realizzato in collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca, è stato introdotto con il DM 12 marzo 2019. NSG è un sistema descrittivo, di valutazione, monitoraggio e verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le Regioni ed è integrato con il sistema di Verifica degli Adempimenti a cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa del fondo sanitario nazionale (FSN). L’articolazione del sistema di indicatori associa a ciascun LEA gli attributi rilevanti dei processi di erogazione delle prestazioni in termini di: efficienza e appropriatezza organizzativa, efficacia e appropriatezza clinica, sicurezza delle cure.