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Vaccini antipolio, Oms e Unicef danno avvio alla terza fase della campagna
È stata avviata la terza fase della campagna di vaccinazione antipolio nei territori della Striscia di Gasa settentrionaleferita tragicamente da intensi bombardamenti preceduti da ordini di evacuazione di massa. La campagna sarà condotta da 216 équipe in 106 poli fissi, 22 dei quali sono stati aggiunti per garantire una maggiore disponibilità di vaccinazioni nelle aree in cui gli sfollati stanno cercando riparo. Inoltre, ben 209 mobilitatori sociali saranno dispiegati per coinvolgere le comunità e sensibilizzarle alle iniziative di vaccinazione.
A darne notizia, attraverso una nota stampa congiunta, sono l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e l’Unicef che spiegano come l’estrema difficoltà generata dal conflitto abbia determinato per le famiglie, da un lato, l’impossibilità di portare in sicurezza i propri figli per la vaccinazione e per le squadre di vaccinazione, dall’altro, di svolgere i propri compiti.
“La pausa umanitaria necessaria per condurre la campagna è stata assicurata, ma l’area della pausa è stata sostanzialmente ridotta rispetto al primo ciclo di vaccinazione nel nord di Gaza, condotto nel settembre 2024. Ora è limitata alla sola città di Gaza. Sebbene nelle ultime settimane almeno 100.000 persone siano state costrette a evacuare dal nord di Gaza verso Gaza City per sicurezza, circa 15.000 bambini sotto i dieci anni nelle città del nord di Gaza come Jabalia, Beit Lahiya e Beit Hanoun rimangono ancora inaccessibili e non saranno raggiunti durante la campagna, compromettendone l’efficacia. Per interrompere la trasmissione del poliovirus, almeno il 90% di tutti i bambini di ciascuna comunità e ogni quartiere dovrà essere vaccinato”, informano Oms e Unicef.
La fase finale della campagna aveva lo scopo di raggiungere 119.000 bambini sotto i dieci anni nel nord di Gaza con una seconda dose di vaccino antipolio orale di tipo 2 (nOPV2). Oggi però il raggiungimento di questo obiettivo risulta improbabile a causa dei limiti di accesso. Nonostante la mancanza di accesso a tutti i bambini idonei nel nord di Gaza, il Comitato tecnico per la polio di Gaza, composto da Ministero della Salute palestinese, Oms, Unicef, Unrwa, ha stabilito di riavviare la campagna. L’obiettivo è quello di mitigare il rischio di un lungo ritardo nel raggiungere il maggior numero possibile di bambini con il vaccino antipolio e l’opportunità di vaccinare coloro che sono stati recentemente evacuati a Gaza City da altre zone del nord di Gaza.