Giornata mondiale del Rene: la prevenzione fin dall’infanzia

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE FIN DALL’INFANZIA

OGGI, 10 MARZO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL RENE 

 
Sensibilizzare la popolazione rispetto alle malattie nefrologiche, che in Italia colpiscono circa il 7% della popolazione, anche bambini in età infantile e che rappresentano a livello mondiale la quinta causa di morte, è l’obiettivo della Giornata Mondiale del Rene che si celebra oggi 10 marzo.
I reni svolgono un lavoro silenzioso, ma importantissimo per la depurazione del nostro organismo. “Il filtrino pulisce l’acqua da tutti gli elementi estranei. Questo fanno i reni al nostro sangue, un compito importantissimo, ma si possono anche ammalare senza dare sintomi evidenti. Accade a 1 adulto su 10”.
Questo il messaggio di Roberto Giacobbo, noto conduttore televisivo e testimonial della campagna di sensibilizzazione.
È fondamentale per il nostro benessere tenerli sempre in ottima salute ed eseguire ciclicamente degli esami di controllo perché le patologie, se non prevenute, possono condurre alla dialisi e al trapianto.


Le malattie del rene sono insidiose e possono avanzare senza sintomi evidenti, per questo bisogna controllarsi. Incoraggiare e facilitare l’educazione, la diagnosi
precoce e uno stile di vita sano sono gli strumenti per combattere l’aumento delle malattie renali prevenibili e per il trattamento di bambini con disturbi renali congeniti e acquisiti.
Il primo step per diagnosticarle è un semplice esame delle urine e il dosaggio della creatinina.
Oggi si celebra l’undicesima Giornata Mondiale del Rene, un occasione speciale per illustrare i progressi della ricerca scientifica e per essere ancora una volta vicini ai malati attraverso incontri e manifestazioni di sensibilizzazione.
In questo contesto, la Fondazione Italiana del Rene (Affiliata alla International Federation of National Kidney Foundations), in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia e la Croce Rossa Italiana, ha messo in campo diverse iniziative volte all’identificazione nella popolazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di malattie del rene. Oltre 160 gli appuntamenti nelle diverse città italiane per le campagne informative, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie renali. Piazze, scuole e ospedali ospiteranno volontari ed esperti della Fir impegnati nel Progetto Camper e nel Progetto Scuole: passanti e studenti potranno sottoporsi al controllo della pressione arteriosa e all’esame delle urine in modo assolutamente gratuito. Sarà distribuito materiale didattico e informativo. Porte aperte, invece, nelle strutture sanitarie che hanno aderito all’iniziativa per consulti e screening con gli specialisti. Particolare è l’attenzione alla salute dei bambini perché pochi sanno che si può essere a rischio sin dai primi giorni di vita: le diverse attività di sensibilizzazione mireranno a far conoscere i trattamenti dei disturbi renali congeniti e acquisiti dell’età infantile.
Tutte le iniziative dei singoli centri sono illustrate sulla cartina geografica riportata nel sito della Fondazione.
 
Balducci giornata mondiale del reneMutua Mba che ha l’obiettivo di garantire la corretta informazione e guidare nella cultura della mutualità e della prevenzione, ha intervistato il Professor Alessandro Balducci, Nefrologo, ex primario del reparto di nefrologia dell’Ospedale San Giovanni di Roma e Presidente della Fondazione Italiana del Rene.
 
Professor Balducci, lei è a capo della Fondazione Italiana del Rene Onlus. Quali sono le finalità?
“La Fondazione Italiana del Rene Onlus riunisce tutti i pazienti con patologie renali e tutti coloro, persone, associazioni e organizzazioni, che sono impegnati nell’affrontare le malattie dei reni per curarle, per limitarne i danni o per prevenirle. Le finalità della Fondazione sono diverse, dalla promozione della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie renali, al favorire la diffusione dei trapianti di rene e l’incremento della disponibilità di tutti gli organi per i trapianti, il miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti e il loro reinserimento nella vita sociale. La fondazione è anche presente nel campo della ricerca, collabora alla formazione, all’aggiornamento e alla specializzazione del personale sanitario che si occupa delle malattie renali, incoraggia la ricerca con finanziamenti e borse di studio”.
 
Quali sono le cause e qual è il modo per identificarle?
“ Le prime due cause di insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione seguite dalle glomerulonefriti. Per identificarle è fondamentale eseguire l’esame delle urine, il controllo pressorio, il dosaggio della creatinina nel sangue oltre naturalmente al normale screening nei pazienti diabetici”.
 
I dati dimostrano che le malattie renali colpiscono anche i bambini molto piccoli. Quali sono i campanelli d’allarme che aiutano la mamma a capire che bisogna intervenire? 
“Purtroppo, di regola le malattie renali non danno né segni né sintomi, chi è soggetto a rischio deve eseguire gli esami come quello delle urine (per accertare la presenza di proteine, globuli rossi, globuli bianchi).
E’ bene ricordare che si può essere a rischio in caso di: obesità, dolore nella regione lombare, ai fianchi o nella zona sovrapubica. I campanelli d’allarme sono: disturbi alla minzione, pannolino o mutande bagnate e l’alterato colore delle urine, edemi palpebrali al risveglio, disidratazione. Anche la presenza di febbre di non chiara origine, edemi alle caviglie, piedi e cosce non sono da sottovalutare. Sicuramente la familiarità per malattie renali è un fattore di rischio”.
 
La visita di controllo può salvare la vita e quindi la diagnosi precoce è fondamentale. Quali possono essere le complicanze nel caso in cui la patologia venga diagnosticata in stato avanzato?
“Sono tante e a carico di cuore, polmoni, ossa, apparato gastroenterico, etc. Il più frequente é il coinvolgimento a livello cardiovascolare”.
 
Se si è in uno stadio di insufficienza renale terminale le strade sono o l’intervento o la dialisi, è così? In generale, sottoporsi alla dialisi è un percorso obbligato?
“Sì, a meno che non si riesca a effettuare un trapianto “pre-emptive”, cioè senza passare per la dialisi, ma grazie a un donatore vivente”.
 
Quali sono i suoi consigli? 
“Il consiglio è di usare il buonsenso: non fumare, avere il peso nella norma, bere poco alcool, fare esercizio fisico, seguire una dieta sana senza sale e additivi vari (da evitare merendine, cibi preconfezionati etc.) e sottoporsi ai controlli specie dopo i 65 anni”.
 
Qual è il suo messaggio per oggi?
“Il mio messaggio è: prevenzione, prevenzione, prevenzione!”
 
Anche Mutua Mba si unisce al messaggio del Professor Balducci e aggiunge che è importante fare prevenzione perché solo in questo modo si promuove la salute del singolo e della comunità, potenziando i determinanti positivi e riducendo quelli negativi, individuando precocemente i fattori di rischio e rimuovendoli, nonché diagnosticando precocemente le patologie al fine di assicurare una migliore aspettativa di vita.
La salute è il primo dovere della vita” (Oscar Wilde), concetto molto caro a Mutua Mba.

Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in scienze politiche. Dal 2001 iscritta all’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. Ha collaborato con testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il master in “ Gestione e marketing di imprese in Tv digitale”, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione sulla sanità integrativa.

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