Il multitasking? Dipende dal gene COMT

Il gene COMT svolge un ruolo importante nel regolare il sistema endocannabinoide, da cui dipendono memoria a lungo termine e capacità multitasking.

Siete persone multitasking? Il merito è tutto del gene COMT. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Lo studio, coordinato da Francesco Papaleo, è stato portato avanti con la collaborazione delle università dell’Insubria, Padova e Cagliari e i risultati sono stati pubblicati su  Molecular Psychiatry.
Si tratta di una ricerca molto importante, che in futuro potrebbe essere utile per applicazioni nella medicina personalizzata e nella cura di schizofrenia e sindrome da stress post traumatico.
È stato infatti dimostrato che la variazione del gene COMT, presente in un individuo su quattro, può ridurre la capacità di affrontare più compiti nello stesso momento; la stessa alterazione genetica aumenta però la capacità di ricordare eventi accaduti nel passato, anche lontano. Già era noto che il gene agisce come un regolatore del sistema dopaminergico, un circuito che regola funzioni fondamentali, come emozioni, attenzione e apprendimento. Ora si è scoperto che svolge un ruolo altrettanto importante nel regolare il sistema endocannabinoide, da cui dipendono memoria a lungo termine e capacità multitasking.
Come ha spiegato Papaleo, “i meccanismi e le basi biologiche che modulano questi processi non erano stati ancora chiariti. Questa scoperta ci permetterà di distinguere su base genetica individui con diverse abilità cognitive in modo da poterli trattare in maniera più adeguata e personalizzata in caso di patologie legate a questi aspetti”.
Grazie a questi risultati si potrà pensare a nuove terapie per patologie legate ad alterazioni del multitasking e della capacità di immagazzinare informazioni a lungo termine, come schizofrenia o disturbi post-traumatici da stress. Conoscere le persone portatrici dell’alterazione di questo gene, infine, permetterà interventi di medicina ad hoc, ad esempio per individuare persone soggette a effetti avversi di farmaci.

Mariachiara Manopulo
Mariachiara Manopulo
Bolognese di nascita e quasi romana d’adozione, mi sono laureata in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica, e specializzata prima con un Master in diritto parlamentare e valutazione delle politiche pubbliche e poi con un Master in Digital PR e Media Relations. Ho avuto diverse esperienze nel settore della comunicazione; dopo più di tre anni passati nell'ufficio stampa di un gruppo parlamentare alla Camera dei deputati, ora lavoro nell'ufficio Comunicazione e Marketing di Health Italia.