La Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma può contare su un innovativo e tecnologico reparto di fibromialgia, patologia reumatica sempre più diffusa anche tra gli italiani che provoca stanchezza e dolori muscolari diffusi. Nel nostro paese sono oltre 2 milioni le persone affette da fibromialgia, “malattia invisibile” che non presenta segni clinici obiettivi ma che compromette le normali attività quotidiane, generando una condizione di isolamento e fragilità. Pochi anni fa la patologia era stata al centro delle cronache dopo che Lady Gaga aveva interrotto il tour di concerti a causa di dolori che non le consentivano di andare avanti.
Considerando la complessità nella gestione dei pazienti fibromialgici e la loro difficoltà ad accedere alle prestazioni primarie – dato che non esistono ancora Drg o codici per eventuali esenzioni – si è deciso di aprire un ambulatorio totalmente dedicato ai pazienti con fibromialgia con un duplice obiettivo: curarli nella migliore maniera possibile e offrire un punto di riferimento a cui rivolgersi per tutti i loro bisogni. L’avvio del nuovo presidio nasce dalla collaborazione con l’Area medica della Pastorale sanitaria della diocesi di Roma e le sue opere sanitarie di carità nell’ambito del Tavolo diocesano sulle malattie reumatologiche istituito per creare una rete di sostegno ai pazienti colpiti da dolore cronico e stato di fragilità e migliorare l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura. “Siamo orgogliosi della collaborazione avviata con l’Area medica della Pastorale sanitaria e di poter contribuire con il nostro ambulatorio alla presa in carico di pazienti affetti da fibromialgia – ha detto Paolo Sormani, Ad e direttore generale della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico.
Proprio per sostenere i malati affetti da patologie reumatologiche e fibromialgia, nel settembre scorso è stato istituito un Tavolo in cui la Chiesa fornisce il proprio contributo per dare a queste persone un sostegno, un ascolto, soprattutto un’assistenza perché la fibromialgia è una patologia ancora non riconosciuta dallo Stato italiano e non inserita nei livelli essenziali di assistenza. “Nei malati che soffrono di questa patologia – fanno sapere i componenti del nuovo organismo – le compromissioni non sono solo quelle della malattia in sé, che reca dolore al muscolo scheletrico, ma anche quelle di natura sociale, familiare, lavorativa, economica, perché sono pazienti che hanno difficoltà ad accedere alle strutture ospedaliere. Sono persone che si ritrovano in un completo abbandono perché purtroppo la malattia non è ancora riconosciuta e quindi queste persone sono veramente sole”. Su queste stesse basi si è deciso di avviare l’esperienza dell’ambulatorio con tariffa agevolata (https://www.policlinicoumberto1.it/ambulatorio/ambulatorio-dedicato-alla-diagnosi-e-cura-della-fibromialgia/)