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Aggressioni contro medici e sanitari: arresto dopo 48 ore e pene fino ai 5 anni
Arresto anche dopo 48 ore e pene per danni fino ai 5 anni. Punto di svolta decisivo per il personale medico e sanitario italiano che nel corso degli ultimi tempi ha dovuto, sempre di più, fare i conti con aggressioni sul posto di lavoro. A questo proposito, per mantenere accesi i riflettori sul triste fenomeno, nel 2022, l’allora Ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università e della Ricerca, firmò il decreto di indizione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
Oggi, dopo un ampio dibattito e svariate campagne comunicative e di sensibilizzazione sul tema, il Governo ha approvato il decreto legge in Consiglio dei ministri che prevede un aumento delle pene per chi danneggia beni, materiali, suppellettili delle strutture sanitarie e introduce l’arresto in flagranza, comprese quello differito, entro le 48 ore, per chi commette violenze o minaccia il personale sanitario.
“Abbiamo dato un’altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Con l’approvazione del decreto legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l’arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza”. Sono queste le prime parole del Ministro della Salute, Orazio Schillaci a commento.
“Il decreto inoltre – prosegue il Ministro – inasprisce la pena per chi danneggia beni all’interno o all’esterno di una struttura sanitaria. Non vogliamo più assistere a violenze nei confronti di donne e uomini del servizio sanitario ma neanche alla distruzione di pronto soccorso o reparti. Queste misure si aggiungono alle altre già approvate lo scorso anno, a scopo preventivo e di deterrenza: sono aumentate le pene per gli aggressori, è già prevista la procedibilità d’ufficio, indipendentemente dalla denuncia di chi viene aggredito, e sono stati potenziati i presidi di polizia negli ospedali. Vogliamo che nelle strutture sanitarie e sociosanitarie si lavori in sicurezza – informa il Ministro – ma sappiamo che accanto a questi doverosi e necessari interventi occorre uno sforzo ancora maggiore sul piano culturale. Per questo continueremo a promuovere, insieme alle categorie, campagne per sensibilizzare i cittadini e rinsaldare il rapporto di fiducia tra paziente e medico”.
Come si legge sul sito del Ministero della Salute, il decreto legge modifica gli articoli del codice di procedura penale 380(arresto obbligatorio in flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita): si estende l’arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono danni ai beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria, con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle strutture. Inoltre si applica l’arresto obbligatorio in flagranza, anche “differito”, ossia nelle quarantotto ore successive alla condotta delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione video e fotografica.
La norma modifica anche l’articolo 365 del codice penale prevedendo una pena aggravata per chi danneggia beni mobili o immobili all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, compresi beni di medici e personale sanitario: reclusione da uno a cinque anni e multa fino a 10.000 euro e la pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite.