Attenzione ai cugini dell’influenza! Coronavirus e adenovirus sono virus parainfluenzali: i sintomi sono mal di gola, tosse e qualche linea di febbre, causati dagli sbalzi termici della “strana” stagione.
L’autunno caldo, con temperature al di sopra delle medie stagionali, è ormai volto al termine. L’inverno è alle porte con cali di temperatura e piogge in tutta la penisola, e dunque i primi segni dell’influenza non tardano ad arrivare.
Secondo gli ultimi dati di Influnet, elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità, da metà ottobre sono circa 127.500 le persone colpite dal primo colpo di coda influenzale. A questi si aggiungono altri 100.000 casi a settimana che riguardano le sindromi parainfluenzali.
I sintomi sono mal di gola, tosse e qualche linea di febbre causati proprio dagli sbalzi termici della “strana” stagione. Per chi pensasse che sono i medesimi sintomi della tanto temuta influenza, si sta sbagliando. Si tratta infatti di coronavirus e adenovirus e dunque virus parainfluenzali denominati anche “i cugini dell’influenza”.
Per difendersi da questi disturbi, gli esperti consigliano di vestirsi a cipolla e lavarsi bene le mani. Per quest’ultima accortezza, Mutua Mba ha recentemente pubblicato un articolo in cui viene spiegato, grazie a una campagna della AUSL Toscana, che per prevenire le infezioni bastano 60 secondi per lavarsi bene le mani e 15 per frizionarle.
Il consiglio è anche quello di assumere dei probiotici, validi alleati nel rinforzare le difese immunitarie nonché aumentare il consumo giornaliero di frutta e verdura che contengono vitamina C e B.
Questi virus sono di breve durata e possono essere debellati con qualche raccomandazione. Discorso diverso per l’influenza che, stando alle previsioni, si annuncia piuttosto “pesante” quest’anno, in quanto colpirà tra i 6-7 milioni di italiani.
“L’influenza 2016-2017 farà ammalare circa 2 milioni di persone in più rispetto all’edizione 2015-2016 quando sono stati registrati meno di 5 milioni di casi” sono le parole del dottor Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi milanese e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi del capoluogo lombardo, intervenuto a Milano a un incontro promosso da Assosalute-Associazione nazionale farmaci di automedicazione.
“Tutto dipenderà anche dall’andamento del meteo -ha detto Pregliasco– se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente si avranno molti più pazienti influenzati; se invece sarà un periodo con molti sbalzi termici si ridurrà la quota di vera influenza, con più casi di sintomi simil-influenzali”.
Per difenderci, gli specialisti raccomandano il vaccino, una forma di prevenzione efficace e sicura in grado di evitare rischi per la salute.
“La vaccinazione è un’opportunità per tutti -ha spiegato il virologo- e diventa una raccomandazione importante per i soggetti a rischio, come gli anziani e in genere le persone di tutte le età con problemi cardiaci e respiratori cronici. Anche i bimbi molto piccoli possono essere vaccinati, dai sei mesi in poi sentendo il pediatra”.