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Al via il progetto nazionale “Donna Informata” per una scelta consapevole nello screening mammografico
“Donna Informata” si propone di dare una risposta ad un problema: la necessità di informare correttamente le donne sullo screening mammografico.
Ottobre è il mese della prevenzione dei tumori femminili. Stando ai dati, si stima che in Italia una donna su otto viene colpita da tumore alla mammella, e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è pari all’87% dei casi. (Fonte: AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2014).
Negli ultimi 30 anni sono stati raggiunti grandi successi per combattere la neoplasia che ogni anno colpisce 48.000 donne, grazie allo sviluppo di efficaci strumenti di screening per la diagnosi precoce e di una conoscenza sempre più approfondita dei meccanismi molecolari alla base della trasformazione cellulare.
Con l’obiettivo di valutare l’efficacia di uno strumento informativo via web nel promuovere una scelta consapevole rispetto allo screening mammografico è partito il progetto nazionale “Donna Informata”. Lo studio, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), è promosso dall’IRCCS Mario Negri di Milano e sarà condotto a Torino, Firenze e Palermo. A Torino il progetto è coordinato dalla Struttura di Epidemiologia e Screening – CPO della Città della Salute di Torino.
Durante le prime fasi del progetto è stato messo a punto uno strumento online di supporto alla decisione (decision aid), pensato per essere usato durante il processo decisionale che una donna deve mettere in atto prima di scegliere se accettare o meno l’invito allo screening mammografico, alla luce delle corrette informazioni ricevute e dei propri valori, preferenze ed esperienze.
“Donna Informata” si propone di dare una risposta ad un problema da sempre in discussione tra medici, rappresentanti di società scientifiche, decisori sanitari, popolazione generale ed associazioni di cittadini e pazienti: la necessità di informare correttamente le donne sullo screening mammografico. “Consideriamo questo aspetto come un obbligo etico – ha detto la dottoressa Livia Giordano della Città della Salute, Former President del Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) e coordinatrice del progetto per Torino – ed in particolare c’è accordo, tra tutti i promotori, sul fatto che debbano essere correttamente comunicati tutti i potenziali benefici e danni, nonché i dati incerti e le controversie ancora oggi presenti tra i ricercatori”.
Il decision aid utilizza le potenzialità della rete, permettendo un approccio a più livelli, a seconda del desiderio di approfondimento che ogni donna ha, in modo interattivo e dinamico. Inoltre vuole aiutare a risolvere gli ostacoli legati al diverso desiderio e bisogno di approfondimento delle persone, in modo onesto, completo e piacevole.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con esperti degli screening (GISMa), esperti di comunicazione (Zadig) e rappresentanti di cittadini (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) sulla base di alcune tappe che hanno previsto focus group e revisione di letteratura scientifica. “Particolare attenzione è stata posta sul modo di comunicare le controversie e le incertezze ancora esistenti sul tema”. Le parole di Paola Mosconi dell’IRCCS Mario Negri e Giulia Candiani di Zadig.