La Settimana per l’Allattamento Materno si pone l’obiettivo di sensibilizzare e informare le future mamme e le neomamme sull’importanza di nutrire i neonati con il latte materno.
Questa settimana si celebra la Settimana per l’Allattamento Materno (SAM); è promossa dalla WABA, World Alliance for Breastfeeding Action, un’alleanza globale di persone, reti ed organizzazioni che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento al seno, basata sulla Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini dell’OMS e dell’UNICEF. Sul sito ufficiale dell’evento, che negli altri Paesi si celebra la prima settimana di agosto, si trovano tante informazioni sull’attività della WABA e su tutte le iniziative organizzate. Lo scorso anno la WABA ha dato inizio ad un viaggio che durerà 15 anni verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), collegando ognuno all’allattamento, in quattro aree tematiche. La 25ª SAM, quella del 2017, riguarda il lavorare insieme per il bene comune. Vuole coinvolgere i sostenitori e gli attivisti, i decisori e i celebranti per plasmare partnership nuove e propositive.
Si pone quattro importanti obiettivi:
- Informare: comprendere l’importanza di lavorare insieme nelle quattro Aree Tematiche;
- Radicare: riconoscere il proprio ruolo e la differenza che si può fare nella propria area di lavoro;
- Stimolare: andare incontro agli altri per individuare aree di interesse comune;
- Fare rete: lavorare insieme per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030.
In Italia MAMI, Movimento Allattamento Materno, ha organizzato per questa settimana diversi eventi e flash mob in tutta Italia.
La Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche ha lanciato la campagna di sensibilizzazione che ha come slogan “Sostenere l’allattamento al seno, insieme”, per sensibilizzare le future mamme e le neomamme all’importanza dell’allattamento al seno, e incoraggiarle a non cedere alle prime difficoltà.
In tante città Professioniste ostetriche saranno a disposizione per fornire a donne e coppie consigli e informazioni e mostreranno la corretta modalità di attacco al seno per allattare con successo e senza stress per mamma e neonati.
Questo perché, come ha spiegato alla stampa la Presidente della Federazione, Maria Vicario, “secondo i dati del nuovo rapporto Unicef e dell’Oms, in 194 nazioni del mondo, solo il 40% dei bambini sotto i sei mesi è esclusivamente allattato al seno, e solo 23 Paesi hanno un tasso di allattamento che supera il 60%”.
Allattare al seno è il modo migliore di alimentare i neonati, anche prematuri, e i bambini piccoli. Possiede tutti i nutrienti necessari nella prima fase della loro vita e contiene sostanze in grado di proteggerli da infezioni e a favorirne il corretto sviluppo. Si modifica nel tempo, adattandosi così alle esigenze del piccolo. È sempre pronto, fresco e alla giusta temperatura. L’ideale è allattare fino al sesto mese, salvo indicazioni specifiche del pediatra. L’allattamento può comunque proseguire fino a quando la mamma e il bambino lo desiderano.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’allattamento al seno:
- contribuisce a una migliore conformazione della bocca;
- protegge contro le infezioni respiratorie e l’asma;
- protegge contro le otiti;
- protegge contro la diarrea;
- riduce il rischio di diabete.
E ci sono anche diversi vantaggi per la mamma; l’allattamento infatti:
- aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza;
- riduce il rischio di sviluppare osteoporosi;
- previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio;
- è gratuito e pratico.
Inoltre, rafforza e consolida il legame del bambino con la mamma, anche perché è la prosecuzione fisiologica del rapporto che si è creato nel corso della gravidanza. Per favorire l’allattamento, i neonatologi consigliano di attaccare il piccolo al seno subito dopo il parto, così da instaurare con la mamma un contatto “pelle a pelle”. Già nelle primissime ore di vita, il bimbo è in grado di trovare da solo il seno materno e di succhiare. Inoltre il corpo della mamma aiuta il neonato a mantenere una temperatura adeguata.
I vantaggi del latte materno sono molteplici anche per i nati prematuri: una ridotta incidenza di gravi patologie quali sepsi, meningite, enterocolite necrotizzante, ma anche un miglioramento dello sviluppo cognitivo. Tuttavia, ancora oggi non sono molti i bimbi prematuri che lo assumono. “Questo è legato all’inevitabile separazione fra la madre e il suo bambino ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), allo stress dovuto alla nascita troppo precoce, alle condizioni cliniche della madre e del neonato nonchè alla fisiologica immaturità del pretermine che non è ancora in grado di alimentarsi al seno” si legge in un comunicato ufficiale dellla SIN (Società Italiana di Neonatologia). “Per una maggior diffusione dell’allattamento materno nel pretermine, il primo passo da compiere è consentire ai genitori un libero accesso ai reparti di Terapia Intensiva Neonatale, permettendo loro di conoscere precocemente il proprio bambino, di avere contatti prolungati con lui, anche attraverso la marsupio-terapia, e perché no, di familiarizzare col personale – ha dichiarato nella nota Mauro Stronati Presidente della SIN –. “La montata lattea, condizionata negativamente dallo stress della nascita, può presentarsi a qualunque età gestazionale. Le quantità di colostro prodotte, seppur minime, sono il più delle volte sufficienti per iniziare una minima precocissima alimentazione, fondamentale nei neonati critici.”
L’Oms ha fatto dell’allattamento al seno uno degli obiettivi prioritari di salute pubblica a livello mondiale, riconoscendone i benefici per lo sviluppo del bambino e per la prevenzione di diverse malattie.
Raccomanda così l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita, sostenendo l’importanza di mantenerlo come scelta prioritaria anche dopo l’introduzione di alimenti complementari.
E se il latte materno non c’è? Arrivano in aiuto le Blud, le banche del latte materno donato, diffuse ormai in tutta Italia. A Torino e Milano è attivo anche un servizio di trasporto, si chiama “Human Milk Link”. Per conoscere gli indirizzi e i recapiti delle varie banche, si può consultare il sito dell’AIBLUD, l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato, che riunisce e coordina l’attività di tutte le banche pubbliche presenti in nel nostro Paese.