L’estate è entrata nella parte e per le prossime settimane, con l’arrivo dell’aria rovente del Sahara, si farà sentire. Dopo il maltempo che ha caratterizzato gli scorsi giorni, soprattutto nel settentrione del Paese, l’anticiclone africano si guadagna spazio su tutto il territorio italiano, da Nord a Sud, accompagnato da temperature che toccheranno il picco tra mercoledì 7 e venerdì 9 luglio. Se fino a martedì infatti i valori massimi non supereranno i 33-34° al Centro-Nord e i 36° al Sud (eccetto in Sicilia che registrerà 38° su alcune zone), da mercoledì in città come Bologna, Firenze, Roma, Terni, Perugia, Chieti, Campobasso, Macerata si potranno toccare punte di 36-38°, in Basilicata e Puglia si sfiorerà il tetto dei 41-42° di Matera e Foggia. Ma le alte temperature regneranno incontrastate anche in città come Milano, Padova, Modena, Prato, Viterbo (35°).
Con l’arrivo della prima e propria ondata di caldo dell’estate 2021, una stagione certamente straordinaria sotto ogni punto di vista, le Ausl territoriali hanno avviato la campagna informativa dispensando consigli anti-caldo, soprattutto rivolti ai soggetti più vulnerabili (malati, anziani e bambini). Una serie di raccomandazioni solite che di anno in anno viene riproposta con l’arrivo della bella stagione ma che risultano quanto mai necessarie.
I consigli pratici al fine di limitare il disagio sono:
- bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) a temperatura non eccessivamente bassa. La temperatura ideale di una bibita, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, è intorno ai 10 gradi. In particolare gli anziani devono prestare particolare attenzione in quanto lo stimolo della sete spesso diminuisce con l’età avanzata;
- evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L’assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore;
- mangiare molta frutta e verdure: fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi;
- evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono;
- vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali. Assicurarsi che i familiari malati o costretti a letto o anziani non siano troppo vestiti;
- usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l’uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa;
- evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d’aria;
- non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole;
- fare bagni o docce con acqua tiepida;
- consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare
- se la casa è rinfrescata con i climatizzatori, è importante pulirne i filtri periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25-27 ºC, e comunque non troppo più bassa rispetto a quella esterna, in modo da evitare bruschi sbalzi di temperatura, spesso causa di malesseri;
- ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani;
- se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco. Tra le più frequenti, vi è l’eccessiva sensibilizzazione alla luce o i cali di pressione e il rischio di svenimento. Chi è affetto da diabete deve esporsi al sole con molta cautela perché, a causa della possibile minor sensibilità al dolore, potrebbe ustionarsi anche in maniera seria.