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Arriva in Pronto soccorso e le diagnosticano una malattia rara. Donna di 94 anni affetta da neurocisticercosi
È arrivata al Pronto Soccorso con febbre altissima e tutto ha fatto pensare a uno dei sintomi del Covid-19 invece il team medico che l’ha presa in cura ha dovuto fare i conti con una malattia rara. È accaduto all’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, dove è stata ricoverata una donna di 94 anni. Dopo aver eseguito tutti gli accertamenti clinici, la tac e aver ottenuto l’evidenza di un ascesso cerebrale con multiple calcificazioni nel cervello, i sanitari hanno disposto il trasferimento all’ospedale Moscati di Avellino dove è stato confermato il sospetto diagnostico: una forma infettiva piuttosto rara che potrebbe essere associata ad una neuro cisticercosi, con relativo sviluppo di cisti nel cervello e nel midollo spinale.
Questa forma di neuro parassitosi è generata da un’infezione intestinale da tenia adulta in seguito ad ingestione di carne di maiale cruda, poco cotta o addirittura contaminata. La cisticercosi è l’infestazione da larve di T. solium, che si sviluppano dopo l’ingestione di uova escrete con le feci umane. I vermi adulti possono provocare una leggera sintomatologia gastrointestinale se non addirittura l’espulsione di un segmento mobile nelle feci. La cisticercosi è generalmente asintomatica a meno che le larve non invadano il sistema nervoso centrale, dando origine a neurocisticercosi, che può causare convulsioni e diversi altri segni neurologici.
La neurocisticercosi può essere riconosciuta con gli studi di neuroimaging. La metà dei pazienti con neurocisticercosi ospitano una T. solium adulta nel loro intestino e, quindi, uova o proglottidi nelle feci. I vermi adulti possono essere eradicati con il praziquantel. Il trattamento della neurocisticercosi sintomatica è complicato; include corticosteroidi, anticonvulsivanti e, in alcuni casi, albendazolo o praziquantel.
Generalmente la cisticercosi non presenta veri e propri sintomi tanto che spesso provoca una reazione tissutale minima nella maggior parte degli organi. Tuttavia, se le larve invadono il sistema nervoso centrale, come nel caso della paziente anziana di 94 anni, danno origine a una forma più acuta, ovvero a una neurocisticercosi, caratterizzata da convulsioni focali o generalizzate, ipertensione endocranica, alterazione dello stato di coscienza, meningite asettica e diversi altri sintomi neurologici. In caso di localizzazione cerebrale, il paziente affetto presenta mal di testa, sonnolenza, disturbi visivi, vomito e vertigini.