“ASPIRE” : L’INNOVATIVO STIMOLATORE PER COMBATTERE L’EPILESSIA FARMACORESISTENTE ANCHE NEI BAMBINI
L’epilessia è una malattia invalidante, caratterizzata dall’insorgenza accessuale di sintomi motori (clonie, movimenti involontari) e psichici (dalla perdita di contatto con l’ambiente fino al coma), senza che il paziente possa far nulla per arrestarli. In molti casi i farmaci riescono a controllare la patologia ma, secondo le stime il 30% dei pazienti (su 400.000 con epilessia almeno 40.000 – 80.000 sono farmaco resistenti con un incremento annuo di 2000 nuovi casi) non risponde alla terapia farmacologica, in questo caso si tratta di epilessia farmacoresistente.
Le cause sono individuali e spesso poco chiare, ma presumibilmente possono essere ricondotte o alla mancata risposta dei recettori sui quali i farmaci dovrebbero agire a causa di una refrattarietà costituzionale o acquisita nel corso della ripetizione delle crisi o all’impossibilità dei farmaci di raggiungere i recettori a causa di alcune proteine di trasporto che agganciano le molecole del farmaco e le trasportano al di fuori del tessuto nervoso. Ognuna di queste teorie possiede argomenti a favore e contrari. I principali fattori di rischio sono: un esordio precoce delle crisi, un alto numero di crisi sin dai primi episodi, più tipi di crisi, presenza di segni neurologici e valori dell’elettroencefalogramma (EEG) alterati.
Come curare i pazienti che non rispondono ai farmaci? Da oggi sarà possibile con lo stimolatore ASPIRE. E’ stato, infatti eseguito presso il reparto di Neurochirurgia, diretto dal Professor Alessandro Ducati dell’Ospedale le Molinette della Città della Salute di Torino, il primo intervento neurochirurgico in Italia per il trattamento dell’epilessia farmacoresiste. ASPIRE è il rivoluzionario stimolatore, simile ad un pacemaker cerebrale, in grado non solo di modificare la reattività delle cellule nervose nelle zone cerebrali interessate dall’epilessia mediante la stimolazione costante del nervo vago, ma rispetto al “vecchio” sistema riesce anche a bloccare le crisi epilettica sul nascere, erogando un surplus di stimoli proprio all’inizio della crisi stessa evitando l’insorgere di problemi. L’innovativo sistema, infatti, riesce a riconoscere autonomamente l’inizio della crisi epilettica mediante l’analisi dell’elettrocardiogramma incorporato (l’inizio della crisi corrisponde a un aumento della frequenza cardiaca) e l’invio di stimoli che bloccano la crisi. Grazie ad ASPIRE la patologia si potrà combattere soprattutto nei bambini. Il primo intervento, tecnicamente riuscito, è stato infatti eseguito su una bimba di 4 anni di Milano, che ha visto così aprirsi una prospettiva di speranza per una migliore qualità di vita.
“L’innovazione è il tipo di device dello strumento, nato grazie alla potenziale ricerca di un’azienda americana, con il quale abbiamo eseguito l’intervento, il primo in Italia che rappresenta un significativo passo avanti per pazienti difficili da gestire. Lo è soprattutto per i bambini perché avendo il cervello con meno lesioni causate dall’epilessia, il nuovo sistema è in grado di intervenire per ridurre al minimo l’effetto devastante provocato dalle crisi epilettiche e dalla terapia farmacologica”. Questa è la dichiarazione per Mutua Basis Assistance, Società di Mutuo Soccorso, del Professor Alessandro Ducati.