Esami ancora più precisi, veloci e meno invasivi per la cura dei tumori. Oggi, presso l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la Cura dei Tumori (IRST) IRCCS di Meldola, c’è stato “il taglio del nastro” per la presentazione di un nuovo macchinario per lo studio e la cura dei tumori. Si chiama Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla ed è uno strumento in grado di per effettuare un esame diagnostico in 3D molto dettagliato e accurato perché andrà ad indagare gli organi del corpo umano al livello millimetrico grazie ad una maggiore potenza rispetto ai classici macchinari fino ad oggi utilizzati. Questo strumento diagnostico ad alta definizione consentirà anche un’assenza quasi totale degli effetti collaterali rispetto a quelli che invece si hanno con la chemioterapia e con la radioterapia. Inoltre, permetterà anche un’alternativa terapeutica ai pazienti che non possono sottoporsi ad altre tipologie di trattamento.
La risonanza è dotata del sistema HIFU (High-Intensity Focused Ultrasound), un dispositivo che va a bruciare le cellule maligne, con una visualizzazione minuziosa degli organi sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Nel mese di aprile il sistema entrerà a pieno regime presso l’Istituto Scientifico Romagnolo, assicurando lo svolgimento di RMN diagnostiche e le prestazioni realizzate nell’ambito dei tre nuovi protocolli del Ministero della Salute.
Il nuovo strumento, presentato questa mattina dal Prof. Dino Amadori, Direttore scientifico dell’Istituto, è il secondo macchinario disponibile in Italia, il primo è al sud d’Italia, in Basilicata sempre con la collaborazione di Philips per quanto concerne la produzione. La caratteristica principale che distingue questo dall’altro è il piano di ricerca unico al livello nazionale e lo studio e la valutazione delle potenzialità della nuova risonanza per i prossimi 3 anni.
Mba, Società di Mutuo soccorso che guarda sempre con molto interesse gli strumenti tecnologici e all’avanguardia messi in campo per salvaguardare la salute del cittadino, con la collaborazione dell’ufficio stampa dell’Istituto, ha voluto riportare in questo articolo le novità e tutto ciò che in termini di cura e di ricerca la nuova risonanza magnetica sarà in grado di fornire.
La Risonanza Magnetica Nucleare 3 Tesla, con un sistema di ultrasuoni HIFU, consentirà esami più precisi e veloci offrendo così benefici sia per pazienti, anche quelli con patologie complesse, che per l’organizzazione sanitaria. Con questo nuovo strumento si sono volute unire due tecniche, una risonanza di elevata potenza per diagnosticare e analizzare al livello microscopico e spettroscopico i tessuti cancerosi e un macchinario per l’emissione di ultrasuoni ad alta intensità per bruciare le cellule maligne. Quest’ultimo che sarà installato il prossimo mese e porterà a compimento l’intero sistema, avrà il compito di produrre ultrasuoni focalizzati ad alta intensità indirizzati nella parte del tumore con il fine proprio di determinare la necrosi del tessuto patologico per termo-ablazione.
Tre sono i campi di studio, due rivolti esclusivamente all’apparecchiatura, alla sua accuratezza diagnostica, alla sicurezza, alla tollerabilità, al comfort e al costo-efficacia nell’ambito della valutazione dell’health tecnology assessment e i danni che i farmaci chemioterapia provocano al fegato, il terzo invece riguarda l’utilizzo di HIFU anche per il trattamento del dolore da metastasi ossee da tumori solidi.
In fase di elaborazione c’è inoltre un altro progetto rivolto ad un ulteriore impiego di HIFU anche per il trattamento dei fibromi uterini (tumori benigni del basso ventre), per la prostata, per i tumori epatici (primitivi e secondari) e per i tumori al rene e al seno.
L’obiettivo principale e ben definito è quello, nel tempo, di ampliare HIFU per tutti i tumori solidi e ridurre al minimo il ricorso alla chirurgia, la sfida è capire, infatti, quanto le nuove tecnologie possono sostituire la chirurgia.
“In un panorama – ha spiegato nel corso della presentazione il professor Amadori – dove le malattie si specificano sempre più giorno dopo giorno, in cui per classificare le patologie occorre richiamare diversi settori, il dialogo tra discipline e professionisti è fondamentale. L’IRST si propone come piattaforma di ricerca e cura per tutta la sanità, ad altissimo contenuto tecnologico; l’obiettivo è quello di raggiungere i più alti standard qualitativi e i più alti risultati in termini di costo e beneficio sempre nell’ottica di garantire al paziente, che è al centro di tutto, le più moderne ed efficaci terapie”.
Oggi l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori IRCCS di Meldola ha dato origine ad un ulteriore incremento dell’offerta di strumentalizzazioni per la diagnostica ad alta specializzazione diventando così una realtà all’avanguardia nazionale in termini di cura, ricerca e formazione in campo oncologico.
Mutua Basis Assistance, nello scenario delle Società di Mutuo soccorso, è sempre attenta e interessata a tutto ciò che riguarda innovazione, ricerca e assistenza perché “la salute è il primo dovere della vita” (Oscar Wilde), concetto questo molto caro a Mba.