È stato presentato a Roma, nella sala Auditorium del Ministero della Salute, il Libro Bianco dell’assistenza pediatrica realizzato dalla Fiarped, la Federazione delle società scientifiche e delle associazioni dell’area pediatrica, nata nel 2015 per dare voce a tutti i soggetti che si muovono attorno al mondo del bambino e della sua salute. A cinque anni dalla prima edizione, la Fiarped ha pubblicato un aggiornamento del Libro Bianco al fine di riaccendere i riflettori sulle attuali istanze della Pediatria italiana, con particolare riferimento al periodo post-pandemia da Covid-19. La pubblicazione si presenta come un vero e proprio compendio dei contributi di tutte le Società connesse a Fiarped, con un’analisi delle criticità esistenti e una sintesi propositiva distinta per specialità, offrendo così una panoramica e una strategia condivisa e comune sulla riorganizzazione dell’assistenza pediatrica, un’esigenza ormai non più rinviabile se si vogliono continuare a offrire ai bambini e agli adolescenti del nostro Paese i migliori standard di cura.
I dati dei ricoveri pediatrici relativi agli anni 2019-2021, sono stati elaborati con un sistema dedicato di Business Intelligence Sanitaria da Fondazione ABIO Italia, sulla base delle informazioni fornite dal Ministero. Nel 2021 oltre 112 mila minori tra 0 e 18 anni, circa il 26%, è stato ricoverato in reparti per adulti. Il fenomeno restituisce connotazioni diverse a seconda della fascia anagrafica: tra 15 e 18 anni il 70% finisce con gli adulti, tra i 5 e 14 anni succede al 36% dei minori, tra 1 e 4 anni al 15% e, seppur in percentuale molto ridotta (2,1%), succede ai piccoli di età compresa tra 0 e 12 mesi. Variabile è il comportamento delle regioni oscillando da un minimo del 14% di minori ricoverati con adulti registrato nel Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise, con 9 regioni sopra la media nazionale.
Il problema, ovvero il ricovero ‘inappropriato’ di bambini in reparti per adulti, riguarda in maniera particolare alcune specialità, a cominciare dalle Terapie intensive pediatriche. Dal 2019 ben 6.254 minori sono stati ricoverati nelle terapie intensive, di questi quasi la metà, 2.754, pari al 44%, sono finiti nelle terapie intensive per adulti, numeri che però devono ritenersi approssimativi attesa l’assenza di un codice Ministeriale che identifichi una Terapia Intensiva Pediatrica. Tra le specialità in cui si assiste più spesso al ricovero di minori con adulti vi è l’ortopedia e traumatologia (34%), e la chirurgia generale e l’otorinolaringoiatria (16%). Particolarmente delicata la situazione della neuropsichiatria infantile: “L’esplosione delle richieste per disturbi psichiatrici gravi e acuti sta saturando i posti disponibili, compromette le risposte per disturbi neurologici gravi e complessi per i quali è indispensabile una competenza specialistica – fa sapere Elisa Fazzi Presidente della SINPIA (Società Italiana Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza) e co-presidente della FIARPED -. Il 30% dei ricoveri per disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva avviene in reparti psichiatrici per adulti e il 10% dei ricoveri psichiatrici avviene in stato di necessità in reparti psichiatrici per adulti, nonostante tale collocazione sia gravemente inappropriata”.