La Voce di MBA

Attenti al kebab: trovate carni non dichiarate al suo interno

Il kebab è sempre più diffuso tra i cibi take away anche in Italia. Ma occhio alla qualità della carne che non sempre viene garantita…

Il kebab ritorna sotto i riflettori e non positivamente. A seguito dei sequestri delle carni di agnello, manzo e pollo avvenuti lo scorso giugno ad opera degli agenti della Polizia stradale al casello di Collesalvetti, nel Livornese, un noto programma televisivo d’inchiesta ha approfondito la natura di questo piatto, a base di carne, tipico della cucina turca, divenuto popolare in tutto il mondo grazie alle immigrazioni provenienti dal Medio Oriente. Fortemente gettonato tra i teenager e diffusosi a macchia d’olio in tutti i Paesi occidentali, il kebab è annoverato tra i cibi che si consumano più facilmente anche mentre si è in movimento. Si tratta del döner kebab, così chiamato in Turchia proprio per sottolineare questa sua natura “itinerante”. Tra le varianti più conosciute e consumate, al döner kebab si aggiunge il dürüm kebab, la tipologia più conosciuta e consumata in Italia. Mentre il primo è di solito preparato in un panino, il dürüm kebab è avvolto in una piadina, e sono entrambi accompagnati da verdure e salse apposite per insaporire la carne kebab.

Non è tutto oro quel che luccica. Nel condimento di gran parte dei kebab acquistati e consumati dai giovani italiani sono state trovate tracce di feci. I batteri contenuti possono portare gastroenterite, meningite e gravi infezioni. A seguito dell’inchiesta televisiva è emerso che quella carne apparentemente compatta, esposta su un enorme spiedo in verticale, in realtà è costituita da un miscuglio di ingredienti tutt’altro che salutari. Per tradizione l’alimento dovrebbe essere costituito da carne di vitello, tacchino e pollo, invece, da approfondite ricerche condotte anche dai Servizi Veterinari delle ASL, è emerso che viene spesso utilizzata carne non dichiarata, montone, pecora, e addirittura in tanti casi ossa e occhi di animali maciullati.
L’inviato ha acquistato diversi panini contenenti kebab facendone analizzare la carne. Dalle analisi è emerso ancora una volta che la qualità del prodotto è scarsamente garantita. I kebab, comprati a caso in differenti takeaway, hanno delineato tutti un allarmante responso. Nel composto alimentare sono state trovate elevatissime cariche di batteri di origine fecale, in molti casi superiori a quelle consentite dal Ministero della salute.
Altro batterio rinvenuto, altrettanto dannoso per il nostro corpo, è la listeria monocytogenes, alla base di gastroenterite, oppure meningite. La mancata certificazione del contenuto comporterebbe allergie alimentari, che producono alterazioni nel sistema immunitario dei soggetti sensibili. Per evitare rischi per la salute, frodi commerciali e per tutelare i commercianti che vendono prodotti controllati – ma difficilmente individuabili, a causa della mancanza di regolamentazione a riguardo – un altro appello è stato fatto alle autorità competenti, affinché ci siano maggiori controlli diramati su tutto il territorio nazionale in collaborazione con gli uffici appositi.

Exit mobile version