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Aumentano i casi di Dengue nei paesi tropicali, scatta l’allerta anche in Italia

A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti. È quanto recita la circolare diffusa dal Ministero della Salute dopo che in America Latina, in particolare entro i confini del Brasile (512.353 casi probabili) e dell’Argentina, sono aumentati in modo significativo, e preoccupante, i focolai di dengue.

Il Regolamento sanitario internazionale – prosegue la circolare – prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti. Come già previsto dalla circolare del ministero della Salute del 28 settembre 2017, e in ossequio al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025 raccomanda agli Usmaf-Sasn di vigilare attentamente – precisa il documento – sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare – conclude – l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione.

In Italia dal 1° gennaio al 4 dicembre 2023 al sistema di sorveglianza nazionale sono risultati 347 casi confermati di Dengue (82 casi autoctoni – vedere focus); 8 casi confermati di Zika Virus; 7 casi confermati di Chikungunya; 48 casi confermati di infezione neuro-invasiva – TBE; 127 casi confermati di Toscana Virus. A fine agosto, il Ministero della Salute, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, così come da PNA, aveva assicurato che il monitoraggio della situazione è continuo su tutto il territorio italiano e che i casi accertati nel paese si inserivano perfettamente nel contesto europeo nel quale il virus Dengue è trasmesso tramite la zanzara Aedes albopictus, stabilmente presente in gran parte d’Europa.

La dengue è una malattia trasmessa da zanzare, causata da un flavivirus. La febbre dengue si manifesta generalmente con la comparsa improvvisa di infiammazione acuta, cefalea, mialgie, artralgie e linfadenopatie generalizzate, a cui segue un’eruzione cutanea che compare con una febbre ricorrente dopo un periodo apiretico. Possono verificarsi sintomi respiratori, come tosse, faringodinia e rinorrea. La dengue può anche causare febbre emorragica potenzialmente fatale con una diatesi emorragica. La diagnosi richiede esami sierologici e PCR (Polymerase Chain Reaction). La terapia è sintomatica e, per la dengue emorragica, comprende una meticolosa somministrazione di fluidi per il mantenimento del volume intravascolare.

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