Dal 13 al 21 maggio si svolgerà la terza edizione de La Settimana Nazionale della Celiachia.
Negli ultimi anni c’è stato un aumento di diagnosi di celiachia, un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’indigestione di glutine – complesso proteico presente in alcuni cereali quali frumento, segale, orzo, avena, farro, spelta, Kamut, triticale), in soggetti geneticamente predisposti.
La celiachia è la più frequente intolleranza alimentare a livello globale, con una prevalenza media di circa 1%. Questo significa che in Italia le persone celiache stimate sono appunto l’1% della popolazione, circa 600.000 persone. Si tratta di una prevalenza riscontrabile anche nel resto del Pianeta, nonostante ci siano variazioni percentuali maggiori in alcuni paesi rispetto ad altri. Si prevede che nel 2050 la Terra sarà abitata da 9 Miliardi di persone: ben 90.000.000 saranno celiache e dovranno nutrirsi senza glutine. Oggi molte persone non conoscono ancora la loro diagnosi: nel nostro Paese sono diagnosticate circa 164.000 persone. Oltre 400.000 pazienti non sanno di essere celiaci e purtroppo il percorso che porta alla diagnosi è ancora difficoltoso e lungo, basti pensare che in media occorrono 6 anni per ricevere la diagnosi di celiachia.
I sintomi sono variabili: da diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, quali anemia, astenia, amenorrea, infertilità, aborti ricorrenti, bassa statura, ulcere del cavo orale, osteoporosi, dolori articolari, dermatiti, edemi, alopecia, alla associazione con altre malattie autoimmuni, fino a complicanze molto gravi quali l’epilessia con calcificazioni cerebrali o il linfoma intestinale.
E’ una malattia autoimmune la cui unica terapia, al momento, consiste nell’ esclusione di questa proteina dalla propria dieta alimentare. Le persone celiache devono infatti modificare la loro dieta per tutta la vita, escludendo rigorosamente tutti gli alimenti che contengono glutine ed evitando ogni trasgressione. Inoltre è necessario ridurre il più possibile le contaminazioni, i rischi di “assunzione nascosta” di glutine a causa di comportamenti errati. A incidere sulla vita delle persone, oltre alla modifica permanente del regime alimentare, è la relazione con gli altri in contesti che prevedono pasti fuori casa: dalla scuola al lavoro, dal viaggio ai momenti di svago con gli amici. Dal 2005 la celiachia è riconosciuta “malattia sociale”.
Sono oggi oggetto di studi delle prospettive terapeutiche alternative alla dieta. Si tratta di studi in fase iniziale che necessitano ancora di molti anni per giungere a risultati definitivi (in positivo o in negativo).
Al momento quindi l’unica soluzione per iniziare a stare meglio è quella innanzitutto di ricevere una corretta e veloce diagnosi di celiachia, seguendo l’iter corretto e senza ricorrere a test per l’autodiagnosi. La diagnosi di celiachia avviene attraverso le seguenti fasi fondamentali: l’esame del quadro clinico, gli esami del sangue specifici, la biopsia intestinale. Per conoscere la propria diagnosi è fondamentale non eliminare il glutine dalla propria dieta prima di aver completato tutti gli accertamenti, compresa la biopsia intestinale. Per portare la celiachia ad uno stato di remissione dei sintomi, ad oggi, è necessario seguire la dieta senza glutine per tutta la vita. Nella dieta delle persone celiache sono presenti sia alimenti naturalmente privi di glutine sia prodotti lavorati a contenuto in glutine inferiore a 20 ppm (20 mg/Kg) definiti, dalla norma, “gluten free” o “senza glutine”. Molti alimenti “per tutti”, come cioccolato, snack e alcune bevande, sono adatti ai celiaci se riportano “senza glutine” in etichetta. Ingerire piccole quantità di glutine comporta danni per i pazienti, anche in assenza di sintomi evidenti.
Mangiare senza glutine è anche un’occasione per scoprire nuovi alimenti e inventare soluzioni inedite e gustose, utilizzando i cereali più diversi e valorizzando i cibi naturalmente privi di glutine. Come? Per rispondere a questa domanda, AIC Lazio Onlus (Associazione Italiana Celiachia del Lazio) ha organizzato una serie di appuntamenti con “Blog IN – Il food blogging in persone”, special event di SuLLeali Comunicazione Responsabile, uno spettacolo dinamico e divertente che coinvolge i food blogger nella presentazione delle loro gustose creazioni culinarie, assieme a nutrizionisti che spiegano le caratteristiche dei prodotti utilizzati e come combinarli in maniera virtuosa all’interno di una dieta sana ed equilibrata, ancora più importante quando ci si trova a dover gestire intolleranze alimentari come la celiachia.
Tale iniziativa si inserisce nell’ambito della Settimana Nazionale della Celiachia, in programma dal 13 al 21 maggio e giunta alla terza edizione, promossa anche quest’anno dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC), che da oltre 35 anni si impegna a cambiare in meglio la vita delle persone celiache e dei loro famigliari, con l’intento di sensibilizzare ed informare su cos’è la celiachia, intolleranza permanente al glutine.
“Sono circa 14.000 le persone diagnosticate celiache sul territorio di Roma e provincia, e oltre 17.000 in tutto il Lazio. A questi numeri, già significativi, si aggiungono quelli relativi ai non diagnosticati e alle persone che soffrono di sensibilità al glutine i quali, pur non essendo celiaci, devono attenersi a una dieta priva di glutine. Per le persone celiache, mangiare senza glutine non è una scelta, né una moda, ma una necessità”. Il commento alla stampa di Paola Fagioli, presidente di AIC Lazio.
La manifestazione – che ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma, Assessorato alla Persona, scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale – si svolgerà in 5 giorni, in 5 location d’eccezione: i mercati rionali che aderiscono a Mercati d’Autore, il network che riunisce i mercati di ultima generazione, che credono nel valore dell’innovazione per la riqualificazione e valorizzazione delle aree mercatali capitoline. Nello specifico: Sabato 13 maggio – ore 11,00 – Mercato Nomentano, Piazza Alessandria; Mercoledì 17 maggio – ore 11,00 – Mercato Condottieri, Via Alberto da Giussano;Giovedì 18 maggio – ore 11,00 – Mercato Cinecittà Est, Via Stefano Oberto; Venerdì 19 maggio – ore 11,00 – Mercato Primavera, Viale della Primavera e Sabato 20 maggio – ore 11,00 – Mercato Trieste, Via Chiana.
Mutua Mba, Società di Mutuo Soccorso, leader nel panorama della Sanità Integrativa e da sempre attenta al benessere psico-fisico delle persone, ha divulgato in passato le iniziative messe in campo dall’Associazione Italiana Celiachia in occasione della settimana dedicata alla sensibilizzazione e informazione della malattia ed ha anche intervistato il dottor Marco Silano, Direttore Reparto Alimentazione, Nutrizione e Salute, Istituto Superiore di Sanità e Coordinatore Board Scientifico AIC, il quale ha spiegato che le conseguenze di una celiachia non riconosciuta sono il perdurare dei sintomi. “Il soggetto celiaco – ha detto – continua ad assumere glutine e sta male. Ci sono delle complicanze molto importanti soprattutto per le donne, come l’anemia, spesso il ciclo mestruale delle pazienti non trattate è più doloroso e irregolare con frequente perdite ematiche, oppure si può verificare un aumento di rischio di problemi in gravidanza come aborti ripetuti, ritardo di crescita intrauterino, prematurità, basso peso alla nascita, taglio cesareo.”
Per il dott. Silano è importante quindi che ci sia una diagnosi precoce in quanto “consente al paziente di migliorare il proprio stile di vita grazie all’eliminazione del glutine dalla sua alimentazione”.