“La prevenzione è assolutamente indispensabile per evitare di incorrere in malattie oculari poi difficili o impossibili da curare”. È questa la raccomandazione lanciata dagli oculisti AIMO in occasione della Giornata mondiale della vista del 2022, che si celebra il 14 ottobre, un messaggio fortemente attuale se rapportato alla nuova misura varata dal Governo riguardante il “bonus vista”, contributo per l’acquisto di occhiali da vista e di lenti a contatto correttive che sarà destinato ai soli cittadini con Isee non superiore ai 10mila euro. Il bonus infatti potrà essere richiesto una tantum, ovvero un’unica volta, da ogni membro del nucleo familiare. Si potrà scegliere tra due modalità di accesso: un voucher di 50 euro per ogni beneficiario, da spendere entro 30 giorni dall’emissione, e un rimborso di 50 euro per l’acquisto già effettuato di occhiali da vista o lenti correttive.
La piattaforma su cui presentare la domanda è attiva da giovedì 20 aprile: www.bonusvista.it. I beneficiari potranno richiedere il bonus dal 5 maggio. Gli esercenti possono registrare i propri punti vendita già da ora. Il contributo viene erogato su richiesta e fino ad esaurimento del finanziamento previsto dalla legge. Il voucher viene emesso contestualmente alla domanda online ed è immediatamente spendibile in un’unica soluzione (non è previsto resto). La richiesta di rimborso, modificabile nei primi 7 giorni, a partire dall’ottavo giorno diviene definitiva. La domanda per accedere al contributo deve essere presentata esclusivamente in via telematica a partire dal 5 maggio accedendo alla piattaforma web www.bonusvista.it direttamente dal cittadino tramite SPID di livello 2 o superiore oppure tramite Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o tramite Carta Nazionale dei servizi (CNS). Per fare la domanda è necessario disporre di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in corso di validità, riferita ad un ISEE non superiore a 10.000 euro.
In Italia le malattie che mettono a rischio la vista interessano oltre tre milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio, perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche. Queste e molte altre condizioni che minacciano la vista sono asintomatiche negli stadi iniziali – ovvero danneggiano le cellule nervose in maniera silenziosa – tuttavia possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo dai medici oftalmologi attraverso controlli periodici: la Società Oftalmologica Italiana raccomanda una visita alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 e una volta l’anno per le persone over 60.