Il 2024 inizia all’insegna della prevenzione. La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) ha pubblico il documento “Guida alle buone pratiche vaccinali”, ponendosi l’obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale. “Le vaccinazioni – commenta Roberta Siliquini, presidente Siti – hanno salvato e continueranno a salvare milioni di persone ogni anno in tutto il mondo, rappresentando senza dubbio il più efficace e sicuro strumento di prevenzione a nostra disposizione. Il Piano nazionale prevenzione vaccinale garantisce un’offerta vaccinale di grande valore. Una delle più ampie, complete ed aggiornate del panorama della Sanità pubblica internazionale. Affinché questo diritto-opportunità sia concretamente ed agevolmente fruibile da tutti i cittadini è necessario che i diversi attori del sistema svolgano tutti la loro parte in un’armonica e coerente integrazione sotto la regia ed il coordinamento dei Dipartimenti di prevenzione”.
L’Istituto Superiore di Sanità stima che nel solo territorio nazionale le attività vaccinali anti-COVID-19 messe in campo nel corso del 2021 abbiano evitato 800.000 ospedalizzazioni e 150.000 decessi. È compito di un sistema vaccinale maturo assicurare il più alto livello di immunizzazione in ogni luogo, in ogni periodo storico e nei confronti di ciascun vaccino disponibile e raccomandato. La Guida contiene le indicazioni SITI per la migliore organizzazione delle attività vaccinali in Italia ed è costruito secondo cinque principi ispiratori:
– l’importanza di garantire servizi vaccinali di qualità, in grado di ottenere i migliori risultati basandosi sulle evidenze scientifiche disponibili, migliorando il rapporto costo-efficacia delle attività svolte;
– il rispetto del principio dell’equità e quindi il raggiungimento di tutte le persone e le popolazioni, con particolare attenzione alle più svantaggiate, nel rispetto del calendario, delle indicazioni e degli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale vigente;
– la centralità della persona e quindi la necessità di costruire l’offerta vaccinale progettandola con la comunità e i suoi rappresentanti;
– il miglioramento delle coperture vaccinali passa anche attraverso l’organizzazione di un servizio vaccinale costruito sulla base dei bisogni e delle preferenze degli individui e delle comunità;
– la garanzia della sicurezza vaccinale, ovvero l’adesione a procedure relative alla pratica vaccinale e poi l’attento monitoraggio e la gestione degli eventi avversi post-vaccinali assicurando che l’atto vaccinale oltre che efficace sia anche sicuro e non generi alcun danno al cittadino;
– la garanzia dell’appropriatezza vaccinale: le vaccinazioni, specie nell’adulto e nell’anziano, richiedono una valutazione clinica attenta e puntuale per l’inquadramento dell’utente e dei propri bisogni vaccinali.
Il Documento descrive l’anatomia e la fisiologia del Sistema vaccinale italiano, assegnando ai Dipartimenti di prevenzione il ruolo di riferimento per la gestione di sistema e declinando e i diversi punti di erogazione centrali e periferici con la definizione di principi operativi e relative azioni, utili a chiarire il ruolo e le responsabilità delle componenti del Sistema vaccinale italiano, compreso quello dei punti vaccinali di maggiore prossimità, come gli ambulatori dei medici di famiglia e le farmacie. Allo stesso tempo si pone l’attenzione sui principi e i riferimenti scientifici e professionali per l’organizzazione, l’implementazione e la valutazione di servizi vaccinali di qualità che garantiscano l’efficientamento del sistema vaccinale italiano, il miglioramento dell’esperienza vaccinale dell’utenza e un complessivo miglioramento delle coperture vaccinali sul territorio nazionale.