Estate che arriva consigli che trovi. Come ogni anno, puntualmente, con l’arrivo della bella stagione e delle ondate di caldo le raccomandazioni sono d’obbligo. Inoltre, proprio con lo scopo di prevenire le conseguenze negative del caldo sulla salute, soprattutto in riferimento ad anziani, bambini e soggetti più vulnerabili, il Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, nell’ambito del Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, coordinato dal Ministero della Salute, fino a metà settembre aggiornerà quotidianamente gli utenti sul fronte caldo in modo che tutti affrontino i mesi torridi mettendo in pratica i consigli dispensati. Dopo questi primi giorni di giugno caratterizzati da importanti temperature dovute al passaggio sull’Italia dell’anticiclone africano Scipione, a partire dalle prossime ore arriveranno forti temporali e un inevitabile calo delle temperature.
L’estate però è lunga e le alte temperature non tarderanno a ripresentarsi. A questo proposito, il Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, presente con un presidio in 27 città italiane, individua giornalmente, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche a rischio per la salute, soprattutto dei soggetti vulnerabili: anziani, malati cronici, bambini, donne in gravidanza. Le città monitorate sono: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
I bollettini sulle ondate di calore sono consultabili anche attraverso la APP Caldo e Salute, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario della Regione Lazio – ASL Roma 1. L’APP è fruibile online per dispositivi Android su Google Play. Dal portale del Ministero invece è possibile scaricare opuscoli e materiale informativo sulle ondate di calore, per la popolazione generale e gli operatori del settore sanitario e sociosanitario (medici, personale delle strutture per gli anziani, personale che assiste gli anziani).
Pertanto, in che modo è possibile difendersi dal caldo? Sono dieci i consigli principali da mettere in pratica: non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle ore 18; migliorare l’ambiente domestico e di lavoro, la precauzione principale riguarda la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce; idratarsi; moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, bevande alcoliche; fare pasti leggeri; vestire comodi e leggeri; in auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione; evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata; offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti) e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento; dare molta acqua agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.