La terza dose di vaccino potrà essere effettuata anche alla scadenza dei quattro mesi e non più dei cinque. In relazione all’attuale quadro epidemiologico, sono state nuovamente definite dal Consiglio dei Ministri le tempistiche relative alla campagna vaccinale da Covid-19. Si tratta di una misura ritenuta quanto mai necessaria al fine di promuovere ulteriormente i richiami e in considerazione del fatto che il ciclo vaccinale primario non protegge abbastanza dalla mutazione del virus. Sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale – riporta la circolare – dal 10 gennaio saranno avviate le somministrazioni dei richiami («booster») con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. La data è stata confermata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, in visita all’hub vaccinale nella caserma degli Alpini Vian di Cuneo. “Darà un ulteriore – ha detto – impulso alla campagna, stiamo correndo per cercare di arginare la variante Omicron”.
Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19 sostenute dalla citata variante, al fine di estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni).
I contagi continuano a salire in tutto il mondo (soprattutto in Francia, Regno Unito e Stati Uniti) e la variante Omicron continua a farla da padrone soprattutto tra i più giovani. Intanto non si placa la corsa al tampone, che anche in questi giorni di festa ha caratterizzato in modo predominante l’attività delle farmacie. Intanto, se in Italia in vista del Capodanno sono state inserite diverse restrizioni valide fino al 31 gennaio, la Gran Bretagna annuncia l’arrivo di nuove restrizioni alla luce degli ultimi dati sul Covid che potrebbero mostrare un’ulteriore avanzata di Omicron.