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Cancro, io ti boccio! Le arance della salute AIRC nelle scuole
Cancro, io ti boccio! è il nuovo slogan de “Le arance della salute”, iniziativa organizzata dall’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che arriva venerdì 27 gennaio in 600 istituti sparsi su tutto il territorio.
Per fine gennaio l’AIRC apre ufficialmente il nuovo anno di raccolta fondi.
Cancro, io ti boccio! è il nuovo slogan de “Le arance della salute”, iniziativa organizzata dall’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che arriva venerdì 27 gennaio in 600 istituti sparsi su tutto il territorio. I bambini e i ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventano volontari per un giorno distribuendo reticelle di arance rosse per dare così un contributo alla ricerca sul cancro.
Il giorno dopo tutti in piazza per il consueto appuntamento che vede impegnati 15 mila volontari attivi in tutta Italia. Per trovare la piazza più vicina connettersi al sito: http://www.airc.it .
I protagonisti dell’immagine della campagna sono la campionessa Margherita Granbassi, nella doppia veste di volontaria e ambasciatrice dell’Associazione, e Benedetto Grimaldi, scienziato della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, in rappresentanza dei 5.000 ricercatori AIRC.
“Le nostre cellule -ha spiegato Grimaldi- sono dotate di un orologio interno che dà il giusto ritmo a molteplici processi fisiologici. Nel corso del progetto sostenuto da AIRC abbiamo osservato che nei tumori questo orologio ha un funzionamento difettoso e in alcuni casi può addirittura impazzire. Siamo inoltre riusciti a dimostrare che è possibile intervenire sugli ingranaggi di tale orologio con specifiche molecole, da noi brevettate, per spostare ‘le lancette’ delle cellule malate alla ‘giusta ora’, favorendo così la morte delle cellule tumorali. Questo ci consentirà di mettere a punto nuovi farmaci per il miglioramento della cura di vari tumori, come il cancro che colpisce fegato, pancreas, prostata e mammella”.
La prevenzione è l’unica arma a disposizione per combattere le neoplasie.
Secondo l’American Institute for Cancer Research tre tumori su dieci sono prevenibili con una sana alimentazione. Il cibo che consumiamo rimane uno dei fattori di rischio più importanti, dopo il fumo e prima della sedentarietà. Non tutti i tumori però sono ugualmente sensibili agli effetti del cibo, come dimostrato dallo studio EPIC, realizzato grazie anche al contributo di AIRC, che ha permesso di osservare per oltre vent’anni le abitudini alimentari dei cittadini europei. I risultati di EPIC confermano che esofago, stomaco e intestino, gli organi più direttamente a contatto con il cibo che ingeriamo, sono quelli sui quali una sana alimentazione esercita il maggior effetto preventivo contro il cancro.
La sana alimentazione però da sola non basta. È altrettanto importante l’esercizio fisico regolare che, come dimostrato da numerose ricerche, diminuisce del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e al polmone, oltre a contribuire alla prevenzione del cancro al seno.
L’AIRC da 50 anni è impegnata nella ricerca sul cancro e in questi giorni ha assegnato 102 milioni di euro a 680 progetti di ricerca e programmi di formazione che vedono coinvolti circa 5.000 ricercatori, impegnati a rendere concreto l’impegno di AIRC e FIRC per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
L’obiettivo è quello di continuare a garantire le risorse necessarie al lavoro dei nostri ricercatori grazie a iniziative come quelle organizzate per venerdì 27 e sabato 28 gennaio.
Con una sana alimentazione, attività fisica e corretti stili di vita tutti possiamo contribuire a prevenire il rischio di tumori.
Contro il cancro io ci sono, noi ci siamo.