Chirurgia robotica: in Sicilia asportato un tumore dell’esofago per via mini-invasiva

Entrata in sala operatoria negli anni ’90 la chirurgia nel corso di questi trent’anni ha rivoluzionato il modo di operare e il decorso post-operatorio del paziente. Di recente, grazie alla sinergia venutasi a creare tra ambito medico e tecnologia si è sviluppata sempre di più la robotica chirurgica che di fatto rappresenta una tappa fondamentale nell’evoluzione della pratica medica. Questo campo multidisciplinare mette in relazione l’ingegneria avanzata, la tecnologia e la chirurgia tradizionale, garantendo nuove prospettive per la precisione e l’efficacia degli interventi. Una dimostrazione è data da quanto avvenuto in Sicilia, alla Clinica Chirurgica I dell’AOUP “G. Rodolico – San Marco” dove è stata eseguita l’asportazione di un tumore dell’esofago distale con tecnica addominale e toracica totalmente robotica.

Il carcinoma dell’esofago richiede un trattamento chirurgico molto esteso e l’esofagectomia è nota per essere una delle procedure chirurgiche più complesse, traumatiche ed invalidanti. La chirurgia robotica ha permesso ai professionisti di eseguire un intervento di asportazione, per via mini-invasiva riducendo le complicanze post operatorie a carico dell’apparato respiratorio, e ottenendo un miglior controllo del dolore post-intervento. A questi benefici si somma poi una più rapida ripresa dell’alimentazione e un ritorno alla sua normale vita relazionale. Si tratta non solo di un intervento demolitivo, ma anche ricostruttivo, in genere eseguito nella maggior parte dei centri chirurgici italiani solo per via aperta. La robotica facilita l’approccio mini-invasivo, superando molte delle difficoltà tecniche legate ad un’ampia linfadenectomia e alle suture anastomotiche.

La procedura, informano dal nosocomio di Catania, è stata conclusa con successo e il paziente, un 70enne, dopo dieci giorni di degenza è stato dimesso. L’operazione è stata frutto della collaborazione di più team sanitari: l’équipe del chirurgo Riccardo Morici della medesima Clinica, quella del direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica dell’Azienda etnea Alberto Terminella, affiancato da Giacomo Cusumano, e quella dell’anestesista Carmelo Calvagna con il collega Marco Cavaleri. In questo modo si conferma la centralità del Policlinico di Catania diventato, negli anni, centro di riferimento per la chirurgia robotica oncologica avanzata in Sicilia. Dal gennaio la Clinica Chirurgica I del Policlinico Universitario di Catania è entrata a far parte dei centri di riferimento a carattere nazionale della scuola SIC di Chirurgia Robotica con l’obiettivo di formare il personale medico e infermieristico.

Foto: Ufficio Stampa Policlinico di Catania

Alessandro Notarnicola
Alessandro Notarnicola
Mi occupo di giornalismo e critica cinematografica. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia nel 2013, nel 2016 ho conseguito la Laurea Magistrale in "Editoria e Scrittura". Da qualche anno mi sono concentrato sull'attività della Santa Sede e sui principali eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo intero.

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