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Chirurgia trapiantologica, maratona di 24 ore al policlinico di Bari

Una storia di estrema professionalità ma anche di grande sensibilità. Il nostro viaggio sul treno della “buona sanità” lungo la penisola tocca oggi il Policlinico di Bari balzato ancora una volta all’onore delle cronache per un ennesimo (non nuovo) traguardo raggiunto nell’ambito della chirurgia trapiantologica.

Risale al mese di ottobre la maratona di ventiquattro ore consumata nelle sale operatorie del nosocomio del capoluogo pugliese con l’obiettivo di restituire una nuova speranza di vita a ben nove pazienti attraverso il trapianto. Tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre infatti sono stati effettuati due trapianti di cuore, quattro di rene e tre di fegato, grazie alla generosità dei donatori di organi, i cui prelievi sono stati eseguiti nelle città di Brindisi, Lecce e da due donatori residenti in altre regioni. 

Come riporta la nota stampa rilasciata dal Policlinico, nelle sale operatorie di Asclepios hanno collaborato l’equipe della cardiochirurgia diretta dal professore Tommaso Bottio, della chirurgia epatobiliare diretta dal professore Francesco Tandoi e quella dell’urologia diretta dal professore Pasquale Ditonno.

“Il Centro regionale trapianti – commenta Loreto Gesualdo, coordinatore del Crt e direttore del dipartimento trapianti del Policlinico di Bari – ha coordinato le equipe di prelievo su quattro sedi diverse. La grande squadra trapiantologica della nostra regione si è dimostrata ancora una volta all’altezza. Quando c’è un donatore compatibile tutti si mobilitano e sono pronti a qualsiasi ora a prendere un aereo e raggiungere un centro fuori regione”.

Del resto quello della chirurgia trapiantologica è un oro rinnovato al Policlinico barese che ha chiuso il 2023 con 55 trapianti di cuore eseguiti raddoppiando il numero di interventi effettuati nel corso dell’anno precedente, quando furono 26. Lo scorso anno infatti ha raggiunto il record italiano battendo il Policlinico di Pavia con 51 trapianti realizzati nel 2004.

Foto: Ufficio stampa Policlinico di Bari

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