Proseguirà fino a domenica 19 maggio la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), che conta partner in 100 Paesi dei diversi continenti. Come informa il Ministero della Salute, l’associazione WASSH si pone l’obiettivo di migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 grammi al giorno (equivalenti a circa 2 grammi di sodio), il target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS).
Mediamente, ogni giorno, gli italiani consumano un quantitativo significativo di sale, pari negli uomini a 10,9 g/24h (intervallo di confidenza al 95%, IC: 10,7-11,1) e nelle donne a 8,6 g/24h (IC: 8,4-8,8). È quanto emerge dai risultati preliminari del progetto Minisal-Gircsi, raccolti in 15 Regioni italiane su 1519 uomini e 1450 donne di età compresa tra i 35 e i 79 anni. Questi valori sono ben oltre l’apporto di sodio raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità che invita a non consumare quotidianamente più di 5 grammi di sale (circa 85 mmoli di sodio). Un consumo eccessivo favorisce, una crescita della pressione arteriosa, con relativo incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, come l’infarto del miocardio e l’ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, come tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.
Il tema del 2024, “It’s time to shine the spotlight on SALT” – “Ѐ tempo di puntare i riflettori sul sale”, ricorda l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, senza dimenticare anche il sale già contenuto negli alimenti di tutti i giorni, e sensibilizza i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche finalizzate a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati e in molti Paesi, raggiunge l’80%. È possibile acquistare prodotti confezionati con un minore contenuto di sale e ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale. Si possono poi affinare le ricette preferite, o crearne di nuove ugualmente saporite, facendo uso di spezie ed erbe aromatiche in sostituzione del sale.