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Copertura vaccinale in calo nel 2023. I dati dell’Oms e dell’Unicef
Sul fronte della copertura vaccinale nei minori il 2023 presenta il segno meno. È questo il dato che emerge dai report pubblicati il 15 luglio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dall’Unicef. Le ultime stime sulle coperture nazionali di immunizzazione (Wenic) – che forniscono il set di dati più ampio e completo al mondo sulle tendenze di immunizzazione per le vaccinazioni contro 14 malattie – mettono in evidenza la necessità di continui sforzi di adeguamento, recupero e rafforzamento del sistema.
“Molti Paesi – informa la direttrice generale Unicef Catherine Russell – continuano a non raggiungere troppi bambini e per colmare il divario di vaccinazione è fondamentale uno impegno globale, con governi, partner e leader locali che investano nell’assistenza sanitaria di base e negli operatori delle comunità per garantire che ogni bambino venga vaccinato e che l’assistenza sanitaria complessiva venga rafforzata”.
Il campanello d’allarme. Sulla base della fotografia scattata, il numero di bambini che hanno ricevuto tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse (Dtp) nel 2023 si è bloccato all’84% (pari a 108 milioni). Ridotta anche la copertura vaccinale contro il morbillo. In questo caso non si è tornati ai livelli pre-Covid in oltre la metà dei paesi della regione. Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord e Romania hanno riportato tassi di copertura inferiori all’80%. La trasmissibilità del morbillo evidenzia rapidamente le lacune immunitarie nella popolazione, rendendo le stime di vaccinazione contro il morbillo un indicatore cruciale della protezione globale.
Il numero di bambini che non hanno ricevuto una sola dose di vaccino è aumentato da 13,9 milioni nel 2022 a 14,5 milioni nel 2023. Più della metà dei non vaccinati vive nei 31 paesi in contesti di fragilità, colpiti da conflitti, dove i minori sono particolarmente esposti alle malattie prevenibili a causa delle interruzioni e della mancanza di accesso alla sicurezza, alla nutrizione e ai servizi sanitari.
Sulla base del quadro attuale dunque si rende necessaria una solida azione locale per raggiungere tutti, ovunque, con i vaccini. Sebbene si siano registrati modesti progressi in alcune regioni, tra cui l’Africa e i Paesi a basso reddito, le ultime stime evidenziano la necessità di accelerare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda per le vaccinazioni 2030 (IA2030), che prevede una copertura del 90% e non più di 6,5 milioni di bambini ‘a zero dosi’ a livello globale entro il 2030.