L’ultimo bollettino del nuovo Coronarivus, o (per la precisione) della malattia respiratoria acuta 2019-nCoV (2019-nCoV acute respiratory disease, il nome provvisorio dato al virus dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – dove “n” sta per nuovo e “CoV” per coronavirus, n.d.r.), l’infezione responsabile dell’epidemia di polmonite scoppiata in Cina nella città di Wuhan nella provincia di Hubei, ), parla di 170 vittime in Cina e oltre 7000 contagi.
Anche se la maggior parte dei casi è stata registrata in Cina, il virus purtroppo, nonostante l’attuazione di misure di sicurezza da parte di tutti, si sta diffondendo nel resto del mondo. Fino a ieri erano 18 i Paesi coinvolti, da oggi se ne aggiunge uno in più: l’Italia.
È stato confermato che anche l’Italia ha registrato un caso di infezione da coronavirus. Si tratta di due turisti cinesi che sono da ieri ricoverati in isolamento allo Spallanzani di Roma. A riferirlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro della salute Roberto Speranza in una conferenza stampa.
“Eravamo già vigili e molto attenti nel monitorare questa situazione – ha affermato Conte – non ci siamo fatti trovare impreparati. Il Ministro Speranza ha già adottato un’ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo Paese UE ad adottare una misura cautelativa di questo genere”.
Oltre all’Italia, anche le compagnie aeree come British Airways (inglese) e Lufthansa (tedesca) hanno sospeso tutti i suoi voli da e per il paese asiatico. Stesso provvedimento anche da parte di altre compagnie aeree asiatiche. Il gruppo aereo indonesiano Lion Air, ha annunciato che sospenderà i propri voli a partire dal primo febbraio. Stop dei collegamenti dal 1 febbraio anche da parte di tre compagnie birmane: Myanmar National Airlines, Air KBZ e Myanmar Airways International.
“Abbiamo già predisposto – ha detto il Presidente del Consiglio – tutte le misure precauzionali per isolare questi due casi. Domani mattina ci sarà un Consiglio del Ministri nel corso del quale adotteremo ulteriori misure per mettere tutte le strutture competenti a disposizione di questa situazione critica, compresa la protezione civile. Al momento non c’è nessun motivo per alimentare il panico”.
“Il direttore dell’OMS – ha aggiunto – ha da poco completato una conferenza stampa in cui ha preannunciato l’emergenza globale per il coronavirus. Vorrei rassicurare tutti che abbiamo già messo in atto tutte le misure precauzionali”. Per l’OMS, dopo la correzione dell’alert da moderato a elevato, è emergenza sanitaria internazionale. Lo ha deciso il Comitato d’emergenza dell’Oms ieri sera dopo le 20, con una votazione “quasi” all’unanimità. Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha precisato che “questa dichiarazione non è un voto di mancanza di fiducia verso la Cina. Al contrario, l’OMS continua ad avere piena fiducia nella capacità della Cina di controllare l’epidemia”. “La ragione principale di questa dichiarazione – ha detto Tedros – non è connessa con ciò che sta accadendo in Cina, ma con ciò che sta accadendo in altri paesi; la nostra più grande preoccupazione è il potenziale del virus di diffondersi in paesi con sistemi sanitari più deboli e che non sono preparati ad affrontarlo”.